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- Pianificare -
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Cosa è la pianificazione? Cosa si intende per pianificare?

Con la pianificazione si intende la costruzione di una serie di obiettivi da mettere in successione per raggiungere particolari tipi di obiettivi a lungo termine.

La pianificazione è l'attuazione pratica di un progetto, si pone l'accento sulla scomposizione in parti più piccole di quello che un unico grande obiettivo finale.

Il progetto evidenzia  tutto il percorso, parlare di piano invece evidenzia la focalizzazione sui singoli obiettivi intermedi.

Un progetto è tanto più efficace quanto più si base su una pianificazione aderente alla realtà, raggiungendo ogni obiettivo intermedio che dà accesso a quello successivo.

Progettare e pianificare sono due attività complementari, ogni volta che ci si fissa un obiettivo ultimo a cui si vuole arrivare, inevitabilmente si farà i conti con la pianificazione di singoli  passi da fare per raggiungerlo, cioè con la pianificazione.

Immaginiamo un palazzo, questo ha dieci piani, se si vuole arrivare all'ultimo piano sarà necessario salire un piano per volta, ma sopratutto costruire un piano per volta.

Il concetto di piano è fondamentale perché fa capire che ci sono dei passaggi intermedi necessari, detti obiettivi intermedi, che vanno raggiunti.

Facciamo un altro esempio, una persona si pone come obiettivo quello di diventare medico, quindi il progetto ha il nome "diventare medico". Inizia a guardare come gli altri sono diventati medici, chiede cosa hanno fatto, si informa e inizia ad acquisire la conoscenza dei vari passaggi.

In questo specifico caso i piani sono prevalentemente quattro, finire la scuola e arrivare al diploma, studiare per il test di ingresso, fare tutti gli esami fino a compiere la laurea e poi fare tutto l'iter per diventare medico. Cosa che può essere ulteriormente scomponibile.

Ogni piano ha diverse cose da fare, regole da seguire, problemi da affrontare.

 

In definitiva parlare di piano o di progetto è in pratica la stessa cosa, parlare di progetto pone l'accento su tutto il percorso, parlare di piano pone l'accento solo quella porzione di percorso basata in quell'obiettivo intermedio, passando di piano in piano fine alla fine del progetto.

Un piano ci fa raggiungere un singolo obiettivo, un progetto è l'insieme di più piani che ci portano a realizzare obiettivi altrimenti non raggiungibili.

D'ora in poi si parlerà di piano perché è il termine che evidenzia tutto ciò che viene fatto a livello pratico.

Ogni piano ha due componenti:

- componente tattica, tutto ciò che viene definito a priori basandosi sulle informazioni che si hanno a disposizione, su quello che il soggetto sa e su come crede che sia efficace proseguire, questo definirà quindi tutta una serie di azioni definibili come "a priori" e che il soggetto mette in atto;

- componente strategica, basata sui feedback e sui cambiamenti dell'ambiente circostante, tutto ciò che la persona attua sulla base di informazioni che stava aspettando o su feedback che riceve dalla fase tattica, definendo un piano più dinamico, mutevole, che si basa più su feedback esterni non che un aprioristico modo di fare tattico. La strategia è tale perché il soggetto cambia il piano per migliorarlo in base ai dati che ottiene.

 

 

Un piano ha una probabilità maggiore di riuscire se ha entrambi queste componenti, un piano totalmente tattico finirà per essere non adattativo, non si modificherà in base ai risultati che si avranno mano mano, non resisterà ai mutamenti della realtà o ad errori insiti nella tattica stessa.

 Un piano totalmente tattico viene definito anche schematico, la persona segue degli schemi senza guardare alla realtà che ha di fronte, dei feedback, cambiamenti eventuali errori tattici.

Un piano totalmente strategico non esiste, perché inizialmente va definita una tattica che verrà modifica strategiamente in seguito, senza una tattica iniziale non si parte mai. Probabilmente la tattica più "terra terra" è quella di agire a caso, ma è comunque una tattica, un'azione.

Chi è totalmente strategico finisce per non agire mai, in attesa di informazioni che non può ottenere se non rischiandosela un po'.

 

Nel momento in cui il piano ci ha portato ad un risultato scatta la componente gestionale, la realtà cambia e quello che era il nostro obiettivo potrebbe essere "intaccato" da questi cambiamenti. L'esempio del pulire casa, non rimane pulita in eterno, oppure se noi facciamo qualcosa per pubblicizzarci quell'atto di pubblicità non è eterno ma tenderà ad essere scordato. La gestione ci ricorda che oltre che raggiungere un obiettivo questo poi va anche gestito quando viene raggiunto.

 

 

Qual è la differenza fra programma e piano/progetto?

Il programma è un specifico tipo di piano in cui si definisce a monte che reazione avere se accade una cosa. Il piano è "cosa fare" mentre il programma è "cosa fare se".

Per comodità quando si parla di piano si intende genericamente qualsiasi tipo di risposta, inclusa quella programmata, ma comunque tenere a mente il concetto di programma è utile per comprendere la realtà, come funzionano e come si pianifica.

 

Elenco di disambiguazione:

- progetto, tutto il percorso che la persona compie dall'inizio alla fine per arrivare all'obiettivo ultimo che ha in mente;

- programma, un particolare tipo di piano basato su cose che si fanno solo in risposta a specifici eventi;

- piano, in dettaglio il percorso da fare su quell'obiettivo intermedio, quel punto del programma e come fare per superarlo.

Facciamo un esempio "ho in progetto di diventare medico, il progetto è composto da quattro frasi o piani, il primo piano da mettere in atto è diplomarmi, poi passerò al secondo piano, ma a questo punto c'è un programma da fare in base alla disponibilità dei posti e quello che più mi piacerà durante il percorso di studi, in base a questo programmerò cosa studiare per il testo di ingresso".

Parlare di progetto e piano è sufficiente.

I migliori progetti sono quelli che contengono quanti più programmi possibili, perché fin da subito si è pronti ai feedback, migliorando ancora di più la risposta strategica del soggetto, come se si avessero dei piani già pronti ad essere stratetigizzati.

 Appunti:

- la pianificazione tattica e strategica si basano sulle regole e sulle procedure del soggetto

 

 

Si legga problema per approfondire

 

La pianificazione è frutto di un'attività riflessiva e si contraddistingue dall'attività istintiva o impulsiva.

ultima modifica il: 05-01-2020 - 17:12:39
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