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- Stizzito -
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Cosa vuol dire essere stizziti? Cosa si intende per persona stizzita?

DA MODIFICARE IN BASE AL NUOVO ARTICOLO ACRIMONIA

 

Il sentimento che prova chi non accetta qualcosa, l'insofferenza è l'azione che ne consegue, un'azione tesa ad eliminare la sofferenza in qualche modo.

Insofferenza presopportazione, insofferenza postsopportazione

 

 

offeso, percezione del danno con relativo sentimento e spinta biologica a reagire, a difendersi. Il sentimento d'offesa non proviene necessariamente da persone, ci possiamo offendere da qualsiasi cosa, pensate al soggetto che impreca contro un televisore che non funziona (l'espressione facciale "to contempt");

stizzito, qualsiasi comportamento di reazione si manifesti all'esterno. Comportamento che ha innumerevoli sfumature e che per questo può prendere nomi differenti, come ad esempio la reazione d'ira.

suscettibile, evidenzia come il soggetto tenda a non accettare numerosi elementi e quindi a sentirsi offeso con una frequenza maggiore di quella che viene percepita come la normalità. La suscettibilità è proporazionale alle vulnerabilità del soggetto, più un soggetto è vulnerabile più è probabile che sia suscettibile;

permaloso, evidenzia un errore di fraintendimento da parte del soggetto che percepisce un danno laddove non c'è

irascibile, definisce la possibilità che il soggetto, una volta stizzito reagisca con l'ira;

adirato/arrabbiato, definisce la reazione all'offesa con la rabbia, cioè con il tentativo di punire l'altro e scoraggiarne di nuovo quel comportamento, si fa ricorso a minaccie, alterazione della voce, comportamento aggressivo, mimia facciale, qualsiasi cosa faccia insorgere emozioni negative nell'altro e quindi ne scoraggi nuovamente quel comportamento.

 

Stizza transigente, stizza intransigente. 

La transigenza è fondamentale per comprendere la dinamica umana e di quanto il sentimento umano renda complesso anche quello che era in origine un bivio evolutivo:

- l'intransigenza è la risposta animalesca e immediata, la stizza che si trasforma in rabbia,  il soggetto ha una reazione quasi immediata dentro di sé, anche se poi potrebbe non esserci un'azione per varie cause come l'inibizione ma dentro di sé l'intransigente come prima cosa ha questa spinta immediata ad opporsi;

- la transigenza è invece l'interevento del pensiero, della razionalità, del calcolare comunque se una risposta di rabbia sia efficace e rispecchi gli obbiettivi a medio e lungo termine. C'è questa disposizione a mettere in secondo piano ciò che si prova per altri fini, la stessa reazione viene eclissata da un pensiero che viene ancor prima della rabbia, la stizza passa prima sotto il lanternino della razionalità. 

 

Il parossismo e l'impulsività sono nemici della transigenza.

 

 

 

(il bivio transigente, intransigente).

Quando c'è qualcosa che non accetti si prova un sentimento che si definisce come "essere stizziti" per l'analogia con i carboni ancora ardenti di un fuoco, detti tizzoni.

Quando una persona non accetta qualcosa come prima reazione biologicamente programmata c'è quella di opporsi, di tentare di reagire, di cambiare quello che non si accetta e questo viene percepito come una fiamma dentro di sé che divampa.

Con questo termine si evidenzia quella fase in cui la persona prova dentro questa serie di emozioni che poi potranno evolvere in ira, odio o in rassegnazione.

 

Con il termine offesa si evidenzia un circoscritto numero di fenomeni collegati al fatto che è una persona con le sue parole e azioni a far stizzire qualcuno, quindi quando è una persona ad essere agente di ciò che non viene accettato e fa quindi "stizzire". Oppure l'offesa è nell'ambito del dominio? Non si accetta di sentirsi dominati?

 

ultima modifica il: 29-12-2017 - 12:41:27
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