"Essere sbrigativi è il tentativo di ridurre al minimo l'energia da spendere e investire verso i doveri"
Cosa vuol dire essere sbrigativi?
A livello etimologico questo termine significa "eliminare il compito", il significato quindi evidenzia quello di una persona che ha un compito dal quale intende liberarsi il prima possibile.
L'accezione del termine è quindi negativa in quanto c'è un soggetto che sta eseguendo un compito che avverte come un peso e che desidera scrollarsi di dosso facendo ricorso a metodi come la superficialità, l'etica, scendendo a compromessi con quello che era l'obbiettivo posto.
L'accezione positiva dell'essere rapidi la si trova nel terminesveltezza, per evidenziare un soggetto che è veloce ma senza che questo faccia decadere la qualità dell'obbiettivo e dell'operato.
Questo termine viene usato in quegli scenari dove una persona non agisce per piacere ma percepisce quell'obbiettivo come un peso come ad esempio nelle attività di dovere.
Questo passaggio è avvenuto anche nella mente del soggetto che si è resa conto di come alcune cose le faccia non tanto perché ci crede o perché le trova piacevoli ma perché nella sua educazione è stata condizionata affinché le facesse per dovere, per senso di colpa o altro.
L'essere sbrigativi quindi vuol dire trovare il modo di ingannare se stessi, l'io che inganna il super io.
Quello che la persona fà è quella di agire affinché possa fare quel minimo sufficiente a non far attivare emozioni negative come il senso di colpa, in questo modo può terminare prima.
Un esempio lo possiamo trovare nello studente che studia per dovere, quindi nel momento in cui gli assegnano dei compiti potrebbe usare la strategia del memorizzare solo il 50% delle cose perché si è reso conto che anche così comunque raggiunge la sufficienza, oppure quando fa i compiti a casa scritti non li corregge perché si rende conto che il professore punisce solo se i compiti non sono stati fatti mentre non punisce quando sono errati.
L'essere sbrigativi ha diverse possibili conseguenze, per l'esattezza tre:
- ci sono persone che nel loro essere sbrigativi ci vanno a rimettere perché sono doveri comunque funzionali alla loro esistenza e farli quel minimo per superare il senso di colpa è comunque insufficiente;
- ci sono persone che analogamente alla precedenti hanno doveri funzionali ma che comunque farli un minimo riesce comunque ad essere sufficiente, ad essere efficace anche se potrebbero avere di più;
- ci sono persone che hanno doveri non funzionali e quindi ridurli al minimo comunque li avvantaggia, gli evita di spendere risorse e tempo inutilmente, per qualcosa che nel loro scopo esistenziale non apporta alcun vantaggio.
L'essere sbrigativi non è qualcosa di negativo o positivo, va analizzato caso per caso, in base alla personalità e quale è il compito.
L'essere sbrigativi non va confuso con il fenomeno euristico o gli errori che possono nascere nelle presone svelte, una persona sbrigativa è quella che fa di tutto per investire e spendere quante meno risorse possibili in un compito perché lo avverte come qualcosa di pesante e in alcuni casi come qualcosa che non farebbe se potesse.
L'illusione dell'essere sbrigativo e fare scelte esistenziali errate.
Il caso eclatante lo troviamo nell'ambito scolastico, dove un soggetto potrebbe essersi reso conto che a scuola facendo poco raggiungeva dei risultati discreti, portandolo a credere che questo essere sbrigativo possa essere applicato ovunque ritrovandosi a sbattere la testa contro il muro quando ad esempio sceglie un percorso universitario e vede che le tecniche usate nel percorso precedente non sono più efficaci.
Questo significa che alcune persone erroneamente pensando che il loro essere sbrigativi in alcuni contesti sia perfettamente replicabile altrove ma la realtà non è questa portando alcune persone a prendere delle strade che richiedono dei compiti che non potendo più fare in modo sbrigativo potrebbero non riuscire a fare se non in modo pigro.
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