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- Onestà -
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Cos'è l'onestà?

L'onestà nel linguaggio comune è stato erroneamente usato come sinonimo di sincerità, cioè una persona che tende a non mentire ma tende ad essere sincera. 

L'onestà letteralmente vuol dire "tendere ad essere una persona d'onore" dove a sua volta onore si traduce con quella serie di comportamenti giudicati positivamente che portano ad avere un'alta reputazione dall'esterno.

L'onestà altro non è che un concetto integrativo, sarà onesta quella persona che seguirà che comportamenti approvati dall'esterno e di conseguenza si integrerà con le persone di quel tempo e di quel luogo.

L'onestà va vista come una soglia e partendo dai fatti si potrebbe definire onesta qualsiasi persona riesca a rimanere in un luogo senza particolari problemi e senza il bisogno di andare via. 

L'onestà può esistere solo se si entra in un discorso statistico ovvero la persona comprendendo il relativismo comunque si rende conto che esiste una maggioranza che giudica in un determinato modo e quindi punta a comportamenti "onorevoli" proprio perché in questo modo sa che otterà una maggioranza di giudizi positivi e la sua reputazione aumenterà, ma un comportamento che verrà approvati da qualsiasi essere vivente non esiste.

Sembrerà un controsenso ma ogni politico continua ad esercitare la sua funzione perché è onesto, cioè ha una soglia di persone che lo approvano tale da dargli il voto e farlo continuare a ricoprire la carica.

Questo fa comprendere come l'uso che si faccia di questo termine sia completamente errato, onestà e sincerità sono due cose completamente differenti quanto più si entra in dinamiche di gruppo complicate e numerose.

Fino a qui

L'onore è la parte utilitaristica dell'istrietismo, mentre l'istrietico è finalizzato al piacere dato da quei giudizi senza altri fini l'onore è invece finalizzato all'integrazione e alle conseguenze positive che avranno questi numerosi giudizi positivi.

Detto in altri termini con l'istrietico si evidenzia in modo negativo la persona che desidera il giudizio fine a se stesso solo per sentirsi gratificato, mentre chi cerca l'onore e quindi punta all'onesta lo fa per ritorni più pratici.

L'onore da un altro punto di vista si potrebbe vedere come il tentativo di integrarsi in una sottocultura, sapendo che alcune persone la pensano in quel modo e per questo tendono a fare gruppo in un determinato luogo e essere come loro e comportarsi come questi approvano vuol dire praticamente integrarsi.

Essere onorevole vuol dire quindi avere acquisito questa conoscenza e dispiegarla con azioni che porteranno ad una reputazione migliore.

Pensate alla persona che maggiormente disapprovate e reputate infima e fate lo sforzo di arrivare a pensare che quella persona invece per qualcuno è reputato in modo elevato, se per voi è disonesto per l'altra persona è invece onesto, se per voi non ha onore per gli altri invece ha onore. Se si ragiona in termini assolutistici l'onestà non esiste, proprio perché per qualcuno per quella persona con un sistema morale differente avrà invece valore e sarà approvata.

Essere onesti è utile solo se la persona è conscia della realtà che la circonda, ha calcolato mediamente come sono gli altri viceversa si rivela essere una trappola mentale nel momento in cui la persona si limita ad assolutizzare la visione sua o della propria famiglia pensando che sia universale e quasi pretende che essendo onesto gli altri debbano accoglierlo, integrarlo ed approvarlo.

 

Pagina di disambiguazione lealtà e istrietismo.

 

ultima modifica il: 17-02-2017 - 17:59:47
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