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- Impazienza -
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Cos'è l'impazienza? Cosa si intende per impazienza?

Si definisce impaziente quella persona che subisce la pressione emotiva in modo tale che cedendo finisca per agire in modo parossistico o con furore.

L'utilità di questo termine pone l'accento sul fatto che il soggetto ha perso la pazienza e nel conflitto interno hanno preso il sopravvento le emozioni, parlare di parossismo e di furore pone l'accento sulle emozioni che governano, parlare di impazienza pone l'accento sulla persona che ha perso e che viene governata in quel momento dalle emozioni, una fase impaziente ci dice di un soggetto che ormai non è lucido e la sua coscienza è sciacciata e alla mercé delle emozioni.

Questo termine viene usato anche per descrivere le caratteristiche di personalità che favoriscono l'impazienza, così come la pazienza pone l'accento su quelle caratteristiche di personalità che invece favoriscono la resistenza alla pressione emotiva.

Definire una persona impaziente, vuol dire porre l'attenzione ad alcune sue caratteristiche, fra queste troviamo:

- istintività, una persona istintiva che dà un valore alle emozioni favorisce l'impazienza;

- assenza di scopo, una persona che non ha uno scopo non avrà un motivo e un qualcosa da usare per combattere il comportamento casuale delle emozioni, anche questo favorisce l'impazienza;

- merito, la persona pensa che gli altri si meritino le sue reazioni quindi è come se fosse giustificata e quasi motivata a far uscire questo comportamento eomtivi, questo la spinge ad essere impaziente specialmente lato insofferenza, cioè cedere alla pressione generata dalle emozioni negative;

- vuoto interiore, le persone sono vuote e di conseguenza non hanno nemmeno una base a cui rivolgersi, questo fa si che vedano quelle emozioni positive e negative come un surrogato del sentirsi vivi, cioè nonostante sappiano che siano emozioni dannose comunque le inseguono perché almeno gli fanno provare qualcosa;

- sentimentalismo, simile al punto precedente con la differenza che la persone le insegue per sentire di più, per le persone la vita stessa equivale al sentire quindi cedere a queste emozioni fa parte della vita per questi soggetti.

Il fatto che la persona abbia ceduto può essere spiegato con le sue caratteristiche di personalità, facendoci comprendere perché nello stesso scenario persone differenti reagiscano in modi differenti.

 

L'impazienza esiste solo se c'è un conflitto interiore e la persona riesce a percepire le conseguenze di quell'azione, non si parla di impazienza nel momento in cui il soggetto non è in grado di comprendere la realtà ma agisce per una percezione distorta.

Facciamo un esempio, immaginiamo un ragazzo di 30 anni a cui viene spiegato per la prima volta il concetto di autoefficacia, gli viene fatto comprendere che per anni si è sentito incapace e non ha fatto nulla perché pensava che alcune cose o ce le hai o non ce la hai, ha finalmente scoperto invece che può costruire e può formarsi in qualcosa con il tempo. Il problema è che questo ragazzo è sensibile al giudizio e soffre per questo suo essere in ritardo, si sente sbagliato, inferiore e quindi fatica a fare questo percorso, a chiedere aiuto a qualcuno nel percorso di formazione, ad agire e far vedere agli altri che sta imparando a 30 anni suonati, etc..

La persona subisce un conflitto da una parte le emozioni negative che gli dicono, lascia perdere, soffrirarai troppo con il giudizio e dall'altra il desiderio di crescere, superare quel periodo. Il ragazzo sarà paziente e di conseguenza sopporterà la situazione se andrà avanti e non cederà al bisogno di lasciar perdere, viceversa sarà impaziente se invece cederà a queste paure e non seguirà il percorso.

Una persona che continua a credere che è incapace, che è nato geneticamente diffetoso o qualsiasi altra percezione distorta se si arrende al primo tentativo non è da considerarsi impaziente, ma soltanto una persona che in base alla sua vione delle cos eha concluso che è incapace.

Stesso discorso si potrebbe fare al contrario, una persona da una parte sa che per costruire qualcosa servono dieci anni e potrebbe dire "no io non resisto 10 anni così, ho bisogno di qualcosa ora" dove per bisogno si intende che essendo vuota non può rimanere così insoddsifatta e inappagata a lungo, quindi nella sua impazienza favorita dal vuoto sceglie un percorso perché per la sua impazienza non può seguire quella strada seppur la desideri in parte.

Questo ci fa comprendere come per alcuni progetti la pazienza sia necessaria, aver costruito una personalità e un'esistenza che dà modo al soggetto di portare avanti progetti a lunghissimo termine e resistere ad eventuali pressioni emotive che spingono a lasciar perdere per avere piaceri più immediati.

 Si legga pazienza.

ultima modifica il: 14-03-2017 - 15:30:24
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