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BOZZA

- tipo, se premessi il dito sulla terra genererei un'impronta unica, che con il mio dito potrei ripetere più volte (stampo), quell'impronta si definisce tipo perché è qualcosa di unico che può essere ripresa ad esempio, un'altra persona potrebbe a sua volta imprimere il suo dito sulla terra ma il risultato sarebbe comunque diverso perché ognuno ha il suo "tipo di dito", analizzando queste impronte ciò che ne uscirebbe fuori è il genere di impronte del dito. Questo termine ci suggerisce la presa di coscienza dell'unicità di qualcosa che può essere riprodotta in alcuni casi ma non in altri. Una persona che desideri generare o ricercare una persona esattamente come lei finirà con il non riuscirci, in quanto non c'è modo di stampare se stessi per ottenere una replica identica lato fisico e di personalità;

- genere, si definisce genere il raggruppamento di elementi per caratteristiche simili, riprendendo l'esempio di prima si potrebbe parlare di genere riguardante al "impronte lasciate sul terreno" in cui queste si possono catalogare proprio per la caratteristica comune dell'essere un'impronta anche se poi ognuna è differente dall'altra se non fatta dallo stesso tipo. Il fatto che due elementi finiscano nello stesso genere non significhi che questi siano uguali anzi chi compie questo errore compie quella che viene definita fallacia di generalizzazione. Il genere serve a capire la realtà, raggruppando elementi per caratteristiche simili;

- modello, si definisce modello qualsiasi cosa venga presa come fonte di ispirazione in cui il soggetto può opzionalmente applicare delle modifiche (essere creativi), riprendendo l'esempio precedente una persona che osserva un'altra imprimere un'orma nel terreno potrebbe farlo a sua volta, scoprire questa possibilità e quindi potrebbe lasciare un'impronta con lo stesso dito oppure essere creativo ed usare il piede o cambiare il materiale dove lascia l'impronta passando dal terreno alla plastica ad esempio, generando uno stampo più duraturo. Modello vuol dire osservare qualcuno e apprendere da esso qualsiasi cosa;

- esemplare, si parla di esemplare quando si prende un elemento e lo si usa per spiegare quali sono le caratteristiche che lo fanno rientrare nel genere così da poter avere un esempio pratico per immaginare e capire gli altri simili. Pensiamo al genere donna, quindi l'esemplare sarà l'immagine di una donna che mostra determinati pattern come seno, vagina, alcune rotondità date dagli estrogeni, etc.. qualunque donna può fare da esemplare e mostrare chiaramente le caratteristiche del genere evidenziato;

- esempio, si parla di esempio per intendere qualsiasi scenario pratico che faciliti la comprensione oltre la teoria, quindi di fatto sfruttando il meccanismo sia del modello che dell'esemplare. Questo concetto è utile a soggetti che hanno difficoltà a comprendere o che non riescono a comprendere quella persona in particolare.

 

 

APPUNTI:

scambiare genere per tipo, dire gli ipad invece che i tablet

DA RIVEDERE

Nella quotidianità si parla di modello in termini di modello di riferimento, cioè ci si riferisce al fenomeno per cui una persona possa prendere un'altra come modello e imparare da questa.

L'AB riprende questa definizione e la amplia, il modello è infatti una persona da cui si può imparare, cioè vedendolo agire, vedendolo prendere delle scelte, usare dei metodi, la persona acquisendo queste informazioni è in grado di appropiarsene farle proprie e quindi crescere.

Il modello non va confuso con l'influenza, riferendoci al fenomeno per cui una persona vicino a noi potrebbeinfluenza le nostre scelte, potrebbe manipolarci, il modello è qualcosa di più profondo, in cui sono implicati, comprensione, studio e apprendimento.

 

Un esempio da  un punto di vista esistenziale, possiamo apprendere come si vive ascoltando gli insegnamenti di un maestro (di vita) o possiamo imparare prendendo quello stesso maestro come modello, cioè osservando come vive, e quali scelte di vita fa, quali metodi usa, etc..

 

Questo ci fa comprendere come un maestro di vita possa essere al tempo stesso un modello, anzi lo è, questo ci dimostra anche la fenomenologia che vede tanti "professori" che "predicano bene ma razzolano male", cioè non sono dei modelli validi di apprendimento, anzi specialmente in ambito esistenziale sono carenti di coerenza.

 

Nel fallimento educativo, gran parte del contributo è dato dal fatto che la persona prende gli educatori come modelli, e quindi tutto quello che non viene inculcato direttamente, viene imparato.

Questo porta a fenomeni paradossali come il genitore che tramanda l'etica "non mentire" "non urlare" "non disubbidire" "non fare del male" mentre lui lo pratica continuamente.

Ma non solo, tutti i metodi carenti o non efficaci, come quello decisionale, tutte le credenze illusorie vengono imparate da chi li osserva.

ultima modifica il: 28-03-2019 - 0:51:10
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