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- Razzismo -
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Cos'è il razzismo?

Prima di definire il razzismo è necessario avere chiaro cosa sia la razza.

Il termine razza viene utilizzato nell'ambito degli essere umani per evidenziare le differenze somatiche superficiali come colore della pelle, conformazione del viso.

C'è la razza bianca, la razza asiatica, quella africana, etc...

Questa distinzione è fondamentale perché che lo si accetti o no l'essere umano tende a categorizzare le cose in questo modo, a distinguere per caratteristiche differenti e non c'è niente di errato nell'accettare questo dato di fatto umano.

Il problema sorge nel momento in cui il soggetto a partire da questa categorizzazione in razze fa due possibili errori:

- pensa che le razze indichino specie umani differenti, che ci sia un DNA inferiore nelle altre razze e che la sua razza sia superiore. Solitamente questo discorso errato è portato avanti dalla razza "bianca";

- pensa che alla razza possa associare un comportamento stereotipato, quindi partendo dalla razza poter attribuire caratteristiche al soggetto. Ad esempio "quello è un africano, quindi è venuto qui per delinquere e rubare il lavoro".

Queste due forme sono alla base del razzismo, facendo un atto di discriminazione in quanto non ci si rende conto di chi si ha realmente di fronte ma lo si deduce a partire dalla razza attribuita, il soggetto vittima di tale giudizio si sentirà discriminato in quanto affermerà "io non sono né inferiore né come dici tu, prima conoscimi e poi parla, giudicami dopo avermi conosciuto e non prima".

Una delle confusioni più grande che si fanno intorno al razzismo è a causa di discorsi statistici, non è razzismo dire che, numeri alla mano, un gruppo etnico delinque più di un altro, che il numero di africani in Italia commette più crimini di altri.

Come si fa ad uscire da questa situazione? La soluzione è relativamente semplice, è necessario tenere a mente che la razza non dice nulla, la razza ci dice solo il colore della pelle e la conformazione del volto (Ad esempio il naso dei neri, gli occhi degli asiatici,etc..) ciò che dice molto invece è la cultura di provenienza, cioè l'etnia di un soggetto perché in base al contesto culturale su cui è stato educato, in cui è cresciuto si possono prevedere statisticamente dei comportamenti.

Se un soggetto di razza africana con sangue africano nasce e cresce in Italia da genitori italiani sarà etnicamente italiano anche se la razza rimane Africana.

Il razzismo nasce dal non capire questa differenza, il soggetto conclude a partire dalla razza senza capire che la componente più importante è l'etnia.

Un soggetto che afferma  "questi sono africani, sono una razza inferiore" è chiaro che siamo di fronte al razzismo di chi non ha compreso nulla.

 

Un altro punto di confusione con il razzismo lo troviamo nel separatismo etnico, non è razzismo chi non trova compatibili persone di altre etnie dopo averci passato del tempo insieme.

Un esempio potrebbe essere questo, una famiglia vive in un quartiere da 40 anni, si è sempre trovata bene e ha sempre coesistito con i vicini e con le persone del quartiere per la vicinanza culturale. Negli ultimi cinque anni numerose persone extracomunitarie comprano casa lì manifestando un comportamento che non viene accettato da questa famiglia. Se questa famiglia afferma "qui non vi vogliamo perché non ci piace come vi comportate" non sta facendo nessun comportamento razzista, sta solo constatando l'incompatibilità culturale e che con questa coesistenza sono danneggiati dall'incompatibilità culturale.

Il separatimo etnico in Italia e oggi un argomento centrale ma che la maggior parte delle persone non comprende, finendo per dare del razzista ad una persona che non ha nulla a che fare con il razzismo.

La sfida maggiore è quella di istruire gli italiani affinché sappiano capire la differenza fra ciò che è razzismo e ciò che è separatismo così da poter procedere ad un'immigrazione funzionale, che produce ricchezza e integrazione e non scontri fra persone culturalmente incompatibili.

La favoletta del "le culture diverse ci arricchiscono e basta" è una favoletta buonista raccontata da chi probabilmente non ha mai avuto a che fare con tutte le culture esistenti al mondo e non ha ancora provato sulla sua pelle cosa voglia dire coesistere con persone che si comportano in modo inaccettabile, deducendo erroneamente che tutte le altre culture saranno "belle" come quelle che ha conosciuto.

Oppure è una persona estramente tollerante e che propende ad accettare tutte le differenze, ma è da egoisti e arroganti non considerare che altre persone potrebbero non essere così e hanno quindi la libertà di manifestare il loro problema di incompatilità culturare dato che non sono in grado di accettare tutte le altre culture del mondo.

 

Razzismo inverso

Il razzismo è una forma di discriminazione basata sulla "razza", sul colore della pelle, sul luogo di nascita, etc... allo stesso modo un soggetto potrebbe comportarsi in modo compassionevole, aiutare, partendo dallo stesso pregiudizio del razzismo. Un comportamentbuonista basato sul presupposto di conoscere chi abbiamo di fronte basandoci su uno stereotipo. Cioè il soggetto deduce che siccome sono altre etnie a prescindere ciò che ci porteranno è qualcosa di positivo, da prendere a scatola chiusa.

 

 

 

 

ultima modifica il: 30-03-2019 - 10:37:29
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