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- Buono -
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Cosa significa buona? Cosa si intende per persona buona? 

(posto l'obiettivo, è buono chiunque una volta messo vicino ci aiuta in tale raggiungimentoo non ci impedisce nel raggiungerlo)

Il termine buono è un giudizio che le persone usano per categorizzare ciò che ritengono essere portatore di benessere e cattivo ciò che ritengono essere portato di malessere.

Sebbene il concetto appaia semplice è in realtà più complicato per due motivi:

- giudizio di integrazione, una persona ad esempio può a volte farci stare bene e a volte farci stare male, quando si penserà ad essa la si penserà come buona o cattiva? Da qui infatti nasce il meccanismo di difesa di scissione dove si vede una stessa persona come buona quando non ci danneggia e solo quando ha un comportamento negativo "ci si ricorda che è anche cattiva";

- previsione di giudizio, la persona non si può basare solo sul passato ma è necessario che preveda anche il futuro, per assurdo una persona potrebbe farci totalmente del bene anche se fino a quel giorno ci ha fatto soffrire, basarsi solo sul passatto sarebbe errato;

- preconcetto inculcato, alla persona è stato fatto credere che una cosa sia buona o cattiva senza che l'abbia realmente esperita con le sue mani o che faccia pensieri consci a riguardo.

 

Alla luce di questo giudicare qualcosa di buono è valido se la persona non si basa su pregiudizi e sull'esperienza passata, ma riesce a fare una previsione integrando ogni singolo fattore arrivando a concludere che i pro sono più dei contro.

Il concetto di buono è fondamentale nelle scelte in quanto non si limita a considerare un singolo evento ma è come se il soggetto si chiedesse "che ruolo avrà questo elemento o questa persona nella mia esistenza?" mentre il concetto di bene è utile nell'etichettare i singoli episodi ed eventi positivi.

Nel linguaggio comune questo termine ha preso un significato differente che si potrebbe tradurre con "comportamento individualistico condiscendente" cioè la persona agisce affinché gli altri la vedono buona, in quanto facendo di tutto per "dare ciò che chiedono" o "per non farle soffrire" ecco che gli altri inevitabilmente ci vedranno come buoni.

Quando si parla di "essere buoni" per intendere come ci vedono gli altri è necessario ricordare che un conto è il comportamento (in questo caso individualistico accondiscendente) e un conto è il giudizio che questo comportamento fa nascere negli altri.

Quando una persona afferma "una persona buona è una persona stupida" o "una persona buona è fessa" sta sottolineando la sua visione riguardo la condiscendenza e quindi che la disapprova, ne evidenzia quelle che vede essere un comportamento negativo, specialmente in alcuni casi quando la persona stessa nel suo apparire buona soffre, lo fa perché si sente costretta, etc...

 

APPUNTI:

Il giudizio di buono si basa si quello che è in base all'esperienza, i preconcetti o la previsione formulata si pensa possa essere l'impatto sul proprio benessere.

Se il giudizio di buono ha un'utilità e una validità nei singoli casi diventa invece non valido e sistematicamente errato quando il soggetto lo applica su elementi scarsamente conosciuti e numerosi, arrivando al concetto di buonismo proprio per sottolineare questo fenomeno negativo.

Il concetto di bontà si basa sul fatto che la persona può giudicare nel presente cosa è bene o male per lei, ma al tempo stesso può pensare cosa sarà buono o cattivo per lei sulla base sensazione o su come lo rappresenta.

L'utilità di questo termine consiste nell'etichettare qualcosa nel lungo periodo, una sorta di difesa e di aiuto per fare delle scelte, è più probabile che una persona si tenga vicino a sé persone che giudica buone, cioè portatrici di benessere.

Questo termine seppur semplicistico aiuta a comprendere come alcune persone (specialmente i bambini) giudichino cose o persone. Quando ci si rende conto della complessità della realtà invece ci si rende conto che non è possibile semplificare così le cose e che non è detto che qualcosa che ci ha fatto del bene o del male continuerà ad avere sempre quel comportamento nel futuro (da qui la scissione come meccanismo difensivo suddividendo la persona buona dalla persona cattiva come se fossero due persone differenti).

 

 

L'ipotesi del mondo buono, la persona come prima cosa ipotizza che negli altri e in ciò che non conosce ci sia del buono dando luogo al buonismo.

ultima modifica il: 13-08-2018 - 13:43:09
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