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- Succubanza -
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Cosa è la succubanza? Cosa vuol dire essere succube di qualcuno?

Si definisce succubanza quello stato in cui un soggetto non agisce per una sua precisa volontà ma per una volonaltrui.

Per poter comprendere il concetto di succubanza è necessario distinguerlo complemtamente da quello di influenza.

Le persone erroneamente confondono essere succubi con altri concetti, quali manipolazione o l'essere influenzati, ma sono concetti differenti.

Facciamo diversi esempi. 

Se io dico a qualcuno "fai questo o ti picchio" la persona mi ubbidisce perché teme di essere picchiato, c'è sempre una volontà da parte del soggetto di agire nel migliore dei suoi interessi o quelli che percepisce come tali. Cosa abbiamo fatto? L'abbiamo influenzato, abbiamo fatto nascere delle emozioni di paura nel soggetto per costringerlo ad agire nei nostri interessi.

Un altro esempio è quello di una persona indecisa su due ragazzi che le fanno entrambi la corte, le piacciono tutti e due e non riesce a fare una scelta definitiva, una persona esterna potrebbe dare ulteriore informazioni per aiutare a fare decisioni, questa non è succubanza.

La succubanza invece è un fenomeno totalmente differente dove un soggetto, per un motivo o per un altro, non riesce minimamente a prendere una decisione e ha bisogno di qualcuno (colui verso il quale è succube) che gli dica cosa fare.

Questo fenomeno si spiega con l'incapacità del soggetto di prendere decisioni, perché probabilmente nella vita gliele ha prese sempre la persona verso la quale è succube, classico è l'esempio del mammone, che ha vissuto con una mamma che ha sempre preso le decisioni al posto suo, che non ha mai sviluppato una comprensione delle cose e quindi non sa cosa fare se non appunto rivolgendosi al soggetto verso il quale è succube.

La succubanza è qualcosa che nasce nell'incapacità, non si può rendere qualcuno succube, non si può rendere improvvisamente qualcuno "stupido" e incapace di prendere decisioni, ma si può trovare un soggetto incapace e diventare il suo succube.

Riprendiamo l'esempio del mammone, prima o poi questo soggetto andrà via dalla madre e in sua assenza tenderà a trovare una nuova figura da cui dipendere.

Nell'antichità si giocava su questo concetto, si faceva mischiare la succubanza all'esoterismo e si immaginavano questi demoni, chiamati per l'appunto succubi, in grado di impossessarsi dell amente del soggetto e renderlo incapace di scegliere e di suggerigli le scelte da fare, il tutto mischiato con la sessualità e la seduzione.

 

Ricapitolando un soggetto si definisce succube quando non è minimamente in grado di agire o scegliere e ha bisogno di qualcuno, si parla di influenza invece per evidenziare il fenomeno in cui un esterno riesce a modificare o creare una scelta tramite l'ausilio delle emozioni.

Quanto più il soggetto è indeciso e ha lacune nelle capacità decisionali quanto più potrà essere succube di qualcuno.

Questi soggetti tendono a trovare punti di riferimento verso i quali essere succubi, ma alcuni non lo trovano e in pratica ascoltano il primo che passa o gli da un consiglio. 

L'utilità di questo termine è duplice,la prima è quella di ricordarci quanto sia importante nella vita essere autonomi, sviluppare capacità critiche e decisionali, il secondo è di riconoscere intorno a noi le persone che sono succubi di qualcuno o degli altri in generale.

Prima di concludere, non siate frettolosi nel giudicare qualcuno succube, quando potrebbe essere solo influenzato da un soggetto abile in tal senso, come un ottimo manipolatore.

 

Elenco di disambiguazione:

- succube, il soggetto non ha capacità decisionale e ha bisogno di qualcuno che gli dica cosa fare e di cui si fida totalmente o parzialmente. Il soggetto di fronte a qualcuno che gli dice cosa fare è contento perché da solo non saprebbe cosa fare;

- suddito, colui che ti segue e ti obbedisce perchè è stato costretto. Influenza di tipo negativo, ad esempio il genitore che controlla il figlio minacciandolo di cacciarlo fuori di casa o togliergli la paghetta.

- veratore, colui che ti segue e ti obbedisce perché vuole farlo. Influenza di tipo positivo, ad esempio un alunno che stima immensamente il suo maestro e per essere il suo allievo preferito e imparare da lui gli fa con piacere tutto quello che gli chiede, come una scelta libera e positiva.

- adoratore, colui che ti tsegue e ti obbedisce perché sa che facendolo contribuisce al processo di scambio in un rapporto fatto di dare e avere.

 

Quando una persona fa qualcosa per qualcuno lo fa perché è succube, perché ne è suddito, perché lo adora o perchè lo venera, in definitiva non è sempre semplice capirlo specialmente quando non si conosce bene cosa sta accadendo e perché ma lo si osserva solo da fuori.

ultima modifica il: 06-05-2020 - 19:36:36
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