Cos'è la pedofilia? Cosa si intende per essere pedofili?
Si definisce pedofilo un soggetto che è attratto fisicamente da un soggetto in età prepuberale, cioè da un soggetto che non ha ancora sviluppato i caratteri sessuali secondari.
Non è pedofilo chi ha un partner con una differenza significativa di età e non è un pedofilo chi è attratto da ragazzine o ragazzini sessualmente sviluppati.
Un soggetto di 50 anni che sta con uno di 20 non ha nessun problema psicologico, le norme sociali tendono a condannare questo fenomeno per diversi motivi, fra cui alcuni anche distorti, ma da un punto di vista sessuale e psicologico non c'è nessuna anomalia.
L'essere attratti da soggetti minorenni ma completamente sviluppati sessualmente è un argomento più complesso. Da un punto di vista biologico non c'è nulla di errato, siamo progettati per essere attratti da corpi maturi e una ragazzina di 12 anni che ha sviluppato è in grado di esercitare questo potere sulla mente di ogni uomo, che questo lo accetti o meno, che lo ammetta o meno.
Ma qui il soggetto è pienamente cosciente che in una data età, sopratutto sotto i 18 o 16 anni anche la mente del soggetto è nella quasi totalità dei casi immatura, potrebbe nemmeno ancora aver compreso il sesso o volerlo nonostante un profilo ormonale che spinge in quella direzione.
Quando un soggetto coltiva e lascia che questa attrazione trovi terreno fertile si parla di lolitismo, solitamene questo avviene quando oltre all'attrazione fisica il soggetto è attratto mentalmente dall'ingenuità, dall amancanza di esperienza e dalla personalità stessa di un soggetto in quell'età.
Il lolitismo ha due manifestazioni, una consenziente che va giudicata in base alle leggi del luogo e una violenta che invece è sempre da condannare.
Esempi di lolitismo legale in Italia, un uomo di 60 anni può avere rapporti sessuali con una ragazza almeno 14 enne se questa è consenziente e non c'è nessun ascendente (esempio professore e alunna).
Per comodità si parlerà di lolitismo per intendere qualsiasi rapporto praticato da un un adulto con un soggetto che abbia al massimo di 17 anni di età e manifesti una chiara personalità innocente e inesperta sessualmente.
Andare con un sedicenne che ha già all'attivo decine di partner differenti e mostra chiaramente una personalità adulta sessaulmente in un corpo d'adulto non può essere definito lolitismo, l'età in questo caso diventa un numero.
Chiarito questo punto è più facile capire cosa sia la pedofilia, che è qualcosa che non ha nulla a che fare con l'età ma con lo stato di maturazione del corpo. Chiunque sia attratto sessualmente verso un corpo non maturo sessualmente è da considerarsi pedofilo da un punto di vista psicologico.
La pedofilia è una parafilia dato che il ricevente di queste attenzioni sessuali ne verrà danneggiato fisicamente e psicologicamente da tali attenzioni.
Statisticamente parlando potrebbero anche esistere rari casi in cui un individuo che è in una fase prepuberale possa ricambiare le attenzioni di un pedofilo senza soffrirne minimamente, ma questi sono casi isolati che non risollevano e cambiano la percezione culturale sulla pedofilia. Nell'immaginario collettivo ad esempio, specialmente da un pubblico maschile, un ragazzino di 12 anni verrebbe considerato fortunato a ricevere attenzioni sessuale da una donna e quest'ultima non verrebbe percepita come una pedofila.
Cosa succede quando una persona scopre di essere pedofila? Accadono prevalentemente quattro possibili fenomeni:
- la persona ha anche altre pulsioni sessuali e quindi non ha problemi a scaricarsi in altri modi, lasciando questa pulsione e queste emozioni come qualcosa da tenere nascosto e senza far danni distraendosi da essa il più possibile;
- la persona ha soltanto questa pulsione sessuale, ma riesce per tutto il corso della sua esistenza a reprimerla senza mai cedere trovando modi di scaricarla in altro. Ad esempio avendo rapporti sessuali con soggetti adulti e consenzienti che si fingono bambini oppure andando con soggetti che hanno un corpo molto simile a quello di bambini prepuberali, si pensi a donne molto magre, minute e con scarso seno le quali apparendo come delle bambine aiutano il pedofilo a scaricare la sua pulsione in questo modo;
- la persona ha soltanto questa pulsioen sessuale, la percepisce come negativa e tenta di reprimerla ma non ci riesce e finirà per danneggiare qualche bambino. Probabilmente il soggetto vive questo con remore ma al tempo stesso non può farne a meno;
- la persona ha soltanto questa pulsione sessuale, ma non la percepisce come negativa, la sua visione egoistica e antisociale del mondo lo porta a sfogarsi in questo modo senza che abbia delle remore a riguardo, non lo vive in modo conflittuale come nel punto precedente.
Quali sono le cause della pedofilia? L'ipotesi dell'AB è che non ci sia alcuna componente genetica o se ci sia è rara, a livello evoluzionistico non pagherebbe una strategia simile.
La pedofilia ha probabilmente per lo più origini infantili traumatiche, dove probabilmente il pedofilo è colui che per primo ha subito tale abuso o comunque ha avuto un maltrattamento che in qualche modo ha attivato questa componente.
Invece di condannare a prescindere un pedofilo tenta di mentalizzare il suo stato, c'è un'enorme differenza fra colui che lo vive con remore e colui che non lo fa, chiediti ad esempio:
"Cosa faresti tu se ti ritrovassi con questa pulsione e fosse l'unico modo di godersi la sessualità? Riusciresti per un'esistenza intera ad accettare l'idea che non potrai mai fare un sesso soddisfacente e che nel caso tu decidessi di farlo dovresti mettere in conto di violentare un bambino e farci sesso nonostante la sofferenza che potrebbe provare nel mentre e dopo?"
Attenzione a non confondere la pedofilio con il lolitismo.