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- Avolizione -
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Cos'è l'avolizione? Cosa si intende per soggetto avolitivo?

Si definisce avolitivo chi non ha intenzione alcuna di motivarsi laddove manca una motivazione naturale, preferendo la noia e l'inattività.

Detto in altri termini l'avolizione è quel momento in cui il soggetto sente di non aver nulla da fare e risponde a se stesso "ok va bene così" oppure nel tentativo di trovare qualcosa da fare comunque fallisce.

L'avolizione non va confusa con il concetto di pigrizia, che descrive invece il fenomeno in cui il soggetto si fissa o ha già fissato un obiettivo ma che non raggiunge.

L'avolizione non va confusa nemmeno con la stupidità (attenzione a questo termine che nel mio dizionario non è offensivo ma ha uno specifico significato esistenziale) di un soggetto che fissato l'obiettivo e nonostante abbia la motivazione per agire, di fatto non riesce a trovare una strada che funzioni o una strada che gli piaccia. Ad esempio non è avolitivo chi ha voglia di lavorare ma trova solo lavori che non gli piacciono o non vuole fare.

L'avolizione è tale perché in un dato momento il soggetto ha finito le cose da fare o non le ha proprio trovate.

Questo termine è stato infelicemente legato alla schizofrenia o in generale alla psicopatologia, come se di fatto non esistesse l'avolizione come fenomeno a sé ma solo in funzione di un disturbo. L'avolizione verrà trattata in questo articolo come fenomeno esistenziale che riguarda ogni essere umano e che può spaziare, come ogni cosa, dal normale al patologico a seconda dei casi.

L'avolizione non va vista come qualcosa di necessariamente totale ma anche come qualcosa di parziale, come una componente. Per dirla in parole più semplici non esiste la persona avolitiva ma esistono momenti di avolizione che tutti quanti possono passare, in alcuni casi anche totali, ma sono pur sempre fasi.

Ad esempio un soggetto potrebbe essere avolitivo soltanto dopo cena, altri nella mattinata, alcuni tutta la giornata.

Il soggetto avolitivo solitamente per riempire il vuoto e la noia cerca una fonte di distrazione esterna che lo intrattenga, ad esempio guardando la tv o girovagando sui social network.

La componente avolitiva di un soggetto per comodità si può suddividere in tre categorie:

- positiva, il soggetto ad esempio fa un lavoro usurante a livello intellettivo o fisico e nella fase avolitiva riesce a rigenerarsi. L'avolizione in questo caso viene definita anche come stato di quiete, per la connotazione positiva e rigenerativa;

- indifferente, il soggetto sostanzialmente dissipa il tempo, non produce nulla ma al tempo stesso non danneggia la sua esistenza, detto in altri termini ha fatto e prodotto abbastanza nella sua giornata da permettersi di perdere il tempo rimanente;

- negativa, il soggetto a causa della componente avolitiva non progredisce o progredisce troppo lentamente nella sua esistenza, non produce abbastanza da sentirsi appagato. La avolizione negativa diminuisce la qualità dell'esistenza fino a sfociare in un disturbo vero e proprio causato dall'avolizione stessa.

 

Le prime due forme di avolizione sono considerate normali e umane, sono pochi gli esseri umani che impiegano il 100% del loro tempo a produrre qualcosa, migliorando la loro vita e la vita degli altri (il nostro benessere come società è frutto del lavoro di tutti).

La terza invece, quella negativa è probabilmente causata da problematiche a livello di personalità, tendenzialmente tre:

- mancata individuazione o esperienza di vita, il soggetto non ha ancora trovato un senso alla propria esistenza, non sa bene chi è, cosa vuole, dove vuole andare ed è inevitabile che così la vita stessa perda di importanza e significato, sprofondando in una continua avolizione che è stretta conseguenza di non aver trovato uno scopo.

- mancata organizzazione, il soggetto ha un numero elevato di obiettivi che proprio per la quantità finisce per perdere di vista, tante piccole attività che se pianificate, scrivendole ad esempio su una "to do list" potrebbero essere tirate fuori al bisogno per trovare qualcosa fare, che al momento non viene in mente. Questo potrebbe spiegare perché ad esempio già nel tardo pomeriggio il soggetto si mette a cazzeggiare non ricordando che ci sono ancora tre o quattro cose importanti che potrebbe fare.

- mancata doverizzazione, alcuni soggetti anche se non hanno trovato un senso alla loro vita sono difatto degli automi che vanno avanti seguendo, per senso di colpa, degli obiettivi che gli sono stati imposti da società e parenti. Per loro la fase avolitiva non c'è perché c'è sempre un obiettivo imposto che sentono di dover fare per evitare il senso di colpa.

 

Chi per senso del dovere, chi perché ha trovato qualcosa che gli appartiene e chi per organizzazione mantiene un livello di avolizione normale che gli permette di vivere una vita soddisfacente,  ma per altre persone ci potrebbe essere un deficit in questi aspetti tale da portarlo a dire "cosa faccio del mio tempo?" ad un livello così esteso da farlo sprofondare nella noia, nell'apatia, nella paura del futuro, senza che il soggetto riesca di fatto a costruirsi una vita che per lui abbia senso.

 

 

L'avolizione, a qualsiasi livello sia, solitamente viene negata dal soggetto stesso, o meglio nascosta, con metodi quali la procrastinazione, il famoso "lo faccio domani" o "c'è tempo".

Questo perché rendersi conto di perdere tempo non è piacevole, specialmente se teniamo a mente che il tempo che abbiamo a disposizione è probabilmente la cosa più preziosa che abbiamo.

Questi metodi di distrazione dal problema funzionano se comunque il soggetto progredisce, ma il soggetto che sta vivendo una fase avolitiva negativa continuativa, dove di fatto sta costruendo poco o nulla nella sua vita, prima o poi non riuscirà più a procrastinare perché non potrà più fare a meno di notare quanto stia rimanendo indietro rispetto agli altri o quanto la sua vita faccia schifo a causa di tutta la mancata produzione che c'è stata nel raggiungimento di uno scopo o anche solo di obiettivi a breve, medio termine.

Per concludere se non avete ancora trovato un senso alla vostra vita tale da poterle dare senso giorno per giorno, anche solo a qualche ora, vi consiglio di leggere gli articoli crescita e individuazione, se avete problemi organizzativi createvi una semplice lista delle cose da fare, scritta e sempre a portata di mano, per non dimenticare mai tutti i vostri obiettivi, se non avete senso del dovere c'è poco da fare, questi tipi di obiettivi ce li dà la società, i nostri genitori, se non sentite alcun senso del dovere è perché non siete stati doverizzati.

 

 

ultima modifica il: 28-06-2020 - 16:29:03
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