Home
Psicologia
Raziologia
Puzzle della Comunicazione
Diario
Test
Info & Contatti
 
- Eristica -
togli aiuti

 Cosa si intende per eristica?

Si legga oratoria pagina di disambiguazione.

L'eristica nasce come una scuola di pensiero filosofico il cui unico obbiettivo era quello di tentare di confutare qualsiasi dichiarazione e conclusione quello che oggi si potrebbe definire come bastian contrario.

Il termine eristica da un punto di vista esistenziale può essere tradotto come quella volontà di "avere ragione a tutti i costi" dove il soggetto parla non perché è interessato alla validità ma solo a far si che ciò che dica lui passi per verità, per avere tutti i vantaggi collegati a questo fatto.

 

Il soggetto usa la retorica e la dialettica con l'unico fine di far credere all'altro qualcosa per vincere, per orgoglio o convenienza anche se si è consci che non è la realtà.

 

Fallacia dell'argomento fantoccio, distortcere la percezione di qualcosa detto dall'altro.

 

DA RIVEDERE

Il termine eristica o meglio comportamento eristico descrive quindi la difesa di un soggetto di fronte a delle accuse che lo fanno sentire disapprovato, imbarazzato, in colpa, responsabile, etc.. e anche se le accuse si fondano su qualcosa di reale e accaduto il soggetto tenta di fare modo in modo che "i giudicanti/accusatori" vengano convinti del contrario e cessino di avere quella visione accusatori. Questo produce uno stato in cui il soggetto non soffre più nonostante sappia che la realtà era quella indicata dagli accusatori ma ciò che lo faceva soffrire non era la realtà in sé ma il fatto che altri lo avessero "scoperto" e lo accusassero in base a quella realtà, una volta convinti e ingannati non c'è più sofferenza.

Pensate a quante volte una persona accusava un'altra di aver sbagliato e questa subito partiva in quarta con giustificazione "no ma guarda l'ho dovuto fare perché se no succedeva questo" oppure ribaltava il ruolo di responsabilità dicendo "non sono stato io ma è stata un'altra persona, in alcuni casi riaccusando l'accusatore stesso".

L'eristica può avvenire sia in discussioni pacate ma anche in litigi, non è detto quindi che il tentativo di convincere e ingannare l'altro sia efficace o articolato a volte un soggetto può pensare che uno dei modi che ha di convincere l'altro sia quello di urlare.

I metodi eristi più diffusi sono due:

- la giustificazione, è facile inventare scuse e cause esterne deresponsabilizzanti specialmente in soggetti poco critici che una volta che credono ai nuovi elementi proposti cambiano il proprio giudizio a riguardo ad esempio una persona che non ha studiato a scuola ed ha preso un brutto voto viene vista con occhio diverso se si scopre che il motivo per cui non ha studiato è la morte di un parente;

- spostare la responsabilità altrove, il soggetto dice di non essere stato lui ma un'altra persona, a volte riaccusando perfino l'accusatore stesso dando luogo alla classica lite dove due soggetti si incolpano a vicenda.

 

 

Prima di procedere è necessario avere chiaro cosa sia l'oratoria, si legga il relativo articolo prima di proseguire.

L'eristica fa uso della dialettica, cioè tenta di sfruttare le fallacie dell'ascoltatore per portarlo a cambiare giudizio e distorcere la percezione a proprio vantaggio.

Una persona che ha un comportamento eristico è anche un'ipocrita in quanto mente sapendo di mentire ma ciò che gli interessa è che l'altro cessi di disapprovare e avere pensieri negativi a suo carico.

 

L'eristica trova la sua maggiore complessità in sede giudiziaria dove un avvocato difendendo l'accusato tenta di ingannare giuria e giudice.

 

Quali sono i motivi che spingono al comportamento eristico? L'AB ne trova quattro:

- succubanza, il soggetto soffre quando viene giudicato negativamente e quando sa che altri hanno pensieri negativi a suo carico e quindi è motivato a cambiare il punto di vista altrui per non soffrire;

- istrietismo, il soggetto desidera che gli altri lo approvino perché si nutre di tali giudizi positivi;

- morale e senso di colpa condizionato sull'accusa, il soggetto soffre nel momento in cui un esterno sottolinea le sue colpe;

- utilità, il soggetto ha un vantaggio pratico nel ribaltare un giudizio negativo perché questo potrebbe portare a delle conseguenze che non lo avvantaggiano ma lo danneggiano e quindi sa che gli conviene ingannare gli accusatori e fargli credere che non sia così.

 

 

  

Non si tratta di eristica se il soggetto è convinto di essere dalla parte del giusto e che i giudizi negativi esterni siano errati, si parla di eristica solo quando il soggetto è ipocrita e sa di essere dalla parte del torto ma tenta comunque di cambiare il giudizio e percezione altrui.

 

Se un soggetto non tenta di cambiare la visione dell'altro che altri metodi può usare?

Quello insofferente ovvero facendo leva sul fatto che soffre agisce in modo aggressivo e punitivo come a dire "quello che dici mi fa soffrire e io ti punisco" oppure quello di cambiare discorso, un modo per azzittire l'altro.

 

ultima modifica il: 08-10-2018 - 13:08:11
Sito Realizzato da Palombizio Valerio Giuseppe