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- Dramma -
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Cos'è il dramma?

Si definisce con questo termine qualsiasi storia caratterizzata da sali e scendi emotivi, sono esperienze ricercate e preferite da persone sentimentali che non accettano buchi che verrebbero percepiti immediatamente come noiosi, preferendo emozioni negative all'assenza di emozioni.

Le persone ricercano il dramma nella loro esistenza per due motivi:

- sentimentalismo, per la persona la vita ha significato solo se si provano emozioni, l'obbiettivi di vita diventa il sentire sia nel bene che nel male, il dramma in questo caso risulta l'unica soluzione possibile in quanto un rapporto non sarà mai noioso ma sarà una continua giostra di emozioni, amplificata dalle aspettative del soggetto e dal fatto che le persone con cui si rapporta sono in grado di costruire una sorta di equilibrio fra "sofferenza e piacere".

- malinconia, questa componente fa provare al soggetto le emozioni negative come se fossero positive, una situazione apparentemente paradossale ma che si può spiegare con il condizionamento e la percezione da parte del soggetto, ad esempio una donna che viene picchiata potrebbe provare comunque una sorta di "piacere malato" perché per lei quello vuol dire che il suo lui è pazzo di lei. 

 

Il sentimentalismo ci suggerisce quindi che nel dramma il soggetto trova piacere e il suo obbiettivo soddisfatto anche nei lati sofferenti di un rapporto, non solo servono come contrasto per apprezzare di più i lati positivi, ma continua a sentire e sentirsi vivo sempre anche se soffre.

La malinconia ci suggerisce che nel dramma il lato negativo non solo ha un ruolo sentimentale, ma diventa piacere a sua volta, la persona soffre e poi di quella sofferenza si nutre per i pensieri che fa su quella sofferenza o per le emozioni condizionate ad essa.

 

Il dramma viene statisticamente associato ai rapporti femminili, cioè si pensa (anche se è quasi impossibile da dimostrare) che una quota significativa di donne ricerchi rapporti di questo tipo e che nel momento in cui vi si trova dentro ne rimanga "fatalmente attratta" perché si rende conto di come sia "piacevole" provare questa continua scarica di emozioni, anche se contrastanti, per una persona.

Non potendo dimostrare questa visione comune, conviene pensare in termini di gruppi di persone:

- persone che desiderano il dramma, queste donne fin dal primo momento vedono il sentimentalismo per contrasto di emozioni, ricercano cioè una giostra emotiva fatta di sali e scendi;

- persone che vedono il dramma come un surrogato, queste donne preferiscono un sentimentalismo prevalentemente positivo e vedono il sentimentalismo fatto di sali e scendi come un surrogato, qualcosa di cui accontentarsi quando non possono trovarsi qualcuno che sia in grado di farle "volare costantemente", preferendolo quindi ad un rapporto con momenti di noia;

- persone che non desiderano e accettano il dramma ma rimangono comunque fatalmente intrappolate in esso, sono donne che probabilmente non sono sentimentali  ma finiscono a causa dell'affezionamento, dell'attaccamento, della possessività e dinamiche di dominanza a non riuscirsi a staccare da una persona che le trascinerà in un rapporto drammatico.

 

 In un'ottica di "l'uomo è colue che seduce o corteggia la donna" viene da sé che da un punto di vista maschile e utilitaristico questo si traduce nella presa di coscienza del fatto che per alcune donne il rapporto che più desiderano è quello drammatico e che trattarle sempre bene è controproducente.

La dinamica del dramma può nascere in milioni di modi diversi, ciò che conta è che si instaurino dinamiche emotive dove non ci sia mai noia ma una costante tensione emotiva costellata di sali e scendi.

Un esempio potrebbe essere quella in cui la donna vede l'uomo come qualcuno da cambiare, da portare con sé e fargli smettere di essere libertino, un uomo che tende ad essere ribelle e che lei desidera domare, oppure un uomo che si interessa ad una donna che si mette in mostra, che usa gli uomini e mentre lui desidera "domarla" farle perdere la testa in modo che veda solo lui, storie fatte di insuccessi, litigi, tensioni, parziali successi, etc...

La storia drammatica si basa sul fatto che la persona ricerca emozioni negative oltre che positive in un'ottica di sentire, di non provare mai noia mentre una storia basata sul gioco del controllo è percepita come una sfida le cui emozioni negative sono un effetto collaterale e la persona è interessata principalmente alla sfida, è motivata dal fatto che la storia è vista interessante fino a quando non avrà vinto perché l'obbiettivo è vincere l'altro o vincere sull'altro.

Paradossalmente queste storie durano fino a quando non si vince o si crede di poter vincere, nel momento in cui si vince la sfida o si pensa di non poterla vincere l'interesse decade immediatamente e il soggetto probabilmente andrà alla ricerca della prossima sfida.

Come si crea un rapporto drammatico? Anche se concettualmente è facile, all'atto pratico non è facile perché è necessario andare sistematicamente a colpire quei punti che si sanno danno più piacere ma anche più sofferenza all'altro, andare a colpire le aspettative e i punti più simbolici per la persona sia nel bene che nel male.

Cosa non vuol dire drammatizzare

In alcuni casi le persone erroneamente parlano di drammatizzare nel momento in cui vedono una persona che percepisce una storia più negativa di quello che è, ad esempio un genitore potrebbe dire al "non fare un dramma per un voto negativo, non vuol dire nulla o comunque non vuol dire che sei stupido ma solo che è necessario che studi di più". Il termine per descrivere questo fenomeno è tragedia, con la locuzione "non farne una tragedia" che intende descrivere il fatto che il soggetto a causa della sua percezione distorta vede una storia come negativa anche quando in realtà non lo è. Drammatizzare al contrario va inteso come mettere pepe ad un rapporto inteso come arricchirlo di emozioni.

 

Il ruolo della noia nel dramma

Il punto di vista del sentimentale non è tanto quello di evitare la noia, ma quello di sentire sempre e comunque, in quanto solo così ha senso la vita e un rapporto. Questo punto è fondamentale per non cadere nell'errore di pensare che un sentimentale sia colui che desidera evitare la noia.

La noia è più un problema che hanno le persone non sentimentali, in quanto prima o poi in questi tipi di rapporti  arriva il confronto con la noia, ad esempio immaginate una persona che costruisce un rapporto senza problemi, un rapporto stabile perché non ha ricercato il dramma. In questo rapporto è probabile che quando non ci sia nulla da condividere o nulla di piacevole da fare arrivi la noia e un momento di "vuoto nel rapporto" specialmente se queste persone passano diverso tempo insieme e non sono in grado di "allontanarsi ogni volta che il rapporto si esaurisce momentaneamente".

Per queste persone potrebbe arrivare quindi la scelta di intraprendere un rapporto drammatico o "mini drammatico" per coprire quei momenti di noia se questi non si accettano o non si sanno gestire, cioè viversi dei momenti dove si preferisce ad esempio litigare, provocare l'altro pur di riempire una noia che in un momento non si desidera, dove si preferisce avere qualche problema con la persona desiderata piuttosto che il piattume. Probabilmente vi sarà capitato spesso di vedere che quando il rapporto si appiattiva era più probabile che partisse, anche inconsciamente, da sé o dall'altro qualche provocazione gratuita per riavvivare un rapporto con elementi negativi, dato che quelli positivi non c'erano.

 

Le emozioni negative come simbolo dell'innamoramento

Il dramma è necessario alle persone per sentirsi innamorate in quanto associano elementi quali gelosia, paura abbandonica, ansia, etc.. come elementi necessari all'innamoramento e l'amore, senza di questi il soggetto inizierebbe ad avere dei dubbi disfunzionali e alimentare un circolo negativo di pensieri che diminuiscono il desiderio. Questo è da considerarsi come un elemento dei rapporti drammatici?

ultima modifica il: 06-08-2017 - 11:53:22
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