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- Apprensione -
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Cos'è l'apprensione?

Apprensione, ansia per qualcosa che può essere successo ma non si sa con certezza. 

Quando guardiamo al futuro possiamo individuare due tipo di minacce, una certa (o altamente probabile) e una solo possibile di cui non si può stabilere se accadrò o meno, sappiamo che può solo succedere e se siamo fortunati possiamo trovare qualche statistica a riguardo.

Per fare un esempio lo studente sa in anticipo qual è la sua data di esame, quindi se teme l'esame in sé, tutto ciò che accade in quella seduta d'esame sarà apprensivo, ad esempio ha paura di parlare con le persone, sa già di per certo che dovrà parlare con qualcuno quel giorno, le sensazioni che il soggetto proverà saranno di apprensione. 

 

Apprensione, pensare che qualcosa stia arrivando, percepito come evento certo, la persona vede l'evento come un'incombenza, qualcosa che sta arrivando.

 

DA RIVEDERE SULL'ARTICOLO ANSIA

[apprensione e l'euristica della disponibilità, gli eventi ad alta impatto emotivo (specialmente se recenti) diventano elementi che hanno maggior probabilità di essere rievocati e pensati e questo potrebbe generare elementi che in soggetti dalla percezione distorta li porta a simulare eventi negativi ed errati, l'esempio dell'attentato, se un soggetto vede al telegiornale attentati e questo lo impressiona o traumatizza ecco che nel suo essere apprensivo potrebbe iniziare a vedere rischi di attentati ovunque intorno a sé, pensando che possa succedergli ad esempi ose è in un autobus, se è in un posto affollato

da inserire il collegamento con catastrofismo]

 

Per l'AB l'appresione è quel fenomeno simulativo che porta un soggetto a vedere uno scenario futuro più negativo di quello che sarà e di conseguenza mandare la persona in ansia o comunque generare emozioni negative sulla base di qualcosa di distorto e che non esiste.

L'apprensione si basa su fallacie e più in generale su distorsioni mentali che portano la persona in questo caso a fare previsioni più negative di quello che poi si riveleranno realmente. Esempio un soggetto ha un'infezione ad una ferita e inizia a pensare che la gamba gli verrà amputata, che potrà avere uno shock anafilattico, che potrà sentirsi male o avere pesanti ripercussioni quando in realtà sarà sufficiente non fare nulla o mettere un disinfettante per far risolvere da sola la cosa o comunque non i risvolti negativi simulati.

L'apprensione non va confusa con il metodo di simulazione degli scenari per passare da quello meno probabile a quello più probabile dove la persona si rende conto che ciò che sta vedendo è uno degli scenari possibili dal versante dei "peggiori".

L'apppensione è guardare al futuro e vedere una cosa e credere che andrà così o comunque pensare che possa andare così non rendendosi conto che in realtà quella visione negativa è distorta e non corrisponde a ciò che probabilmente accadrà.

Difficilmente un soggetto si rende conto di essere apprensivo se non con il senno di poi mentre è più probabile che un esterno noti l'apprensione ovvero che il soggetto è andato in ansia per una simulazione negativa distorta ma che crede reale.

Se una persona si mette a fare il gioco del "simuliamo i vari scenari dal più negativo" il rischio è che essendo insicuro non riesca comunque a gestire ed affrontare quello scenario poco probabile nonostante si renda conto delle probabilità in gioco, quindi è necessario fare attenzione a non confondere l'insicuro che simula scenari negativi con un minimo di consapevolezza dall'apprensivo.

L'apprensione non va confusa nemmeno con la paranoia e con il pensiero assuntivo, l'apprensione si basa sulla simulazione distorta a partire dal presente e nel tentativo del soggetto di capire come evolveranno gli eventi che lo riguardano strettamente mentre il pensiero assuntivo si basa sul generare scenari futuri senza che vi sia alcun elemento nel presente a cui siano collegati, ad esempio un soggetto che è su un aereo e immagina la possibilità che questo casa, è un pensiero assuntivo e non simulativo in quanto non c'è alcun segno nell'aereo come malfunzionamenti o perdita di quota che possa condurre in tale direzione simulativa. Una persona apprensiva come vede l'aereo che inizia a sbandare direbbe "ok è la fine sto per morire" ma se l'aereo procede in modo lineare non penserà a nulla di negativo.

 

L'apprensione dura fino a quando o il soggetto non viene rassicurato dall'esterno o fino a quando arriverà il momento futuro e il soggetto si renderà conto che era andato in apprensione per qualcosa che in realtà non è accaduto.

Ma l'apprensione non si vede solo con il senno di poi, se si analizzano i pensieri che ha fatto il soggetto apprensivo si evidenziano fallacie, illusioni e una distorsione che ci suggerisce che il soggetto sta simulando qualcosa che non esiste e quindi nel caso questa distorsione vada a rendere l'evento più negativo si parlerà di apprensione.

Le conseguenze dell'apprensione sono prevalentemente tre:

- aumentano i livelli di ansia in quanto il soggetto vede eventi negativi futuri i quali tenderanno a generare emozioni negative che saranno anticipate al presente;

- preoccupazione, il soggetto arriva perfino ad agire nei confronti di questo scenario negativo che non esiste;

- l'ansia diminuisce la prestazione e l'efficacia del soggetto dove si può arrivare per assurdo anche alla profezia che si autoavvera, dove l'ansia che questo apprensione genera è tale da produrre l'evento negativo che era stato inizialmente solo simulato per errore.

 

L'apprensione è quindi una delle cause dell'ansia da prestazione? No l'ansia da prestazione è basata prevalentemente sul pensiero assuntivo e sulle paranoia dove il soggetto inizia a pensare a scenari come "mettiamo che non riesco più ad avere erezioni?". Sarebbe apprensione se ad esempio dopo il rapporto sessuale e dopo aver visto che il partner non è sembrato soddisfatto o ha detto di non essere venuto inizia a pensare "ora mi lascerà" "ora mi tradirà" etc.. Il pensiero assuntivo si basa sulla simulazione delle possibili conseguenze di ciò che potrebbe accadere mentre il pensiero assuntivo sulla paura che possa presentarsi uno scenario che non ha collegamenti causali con ciò che sta accadendo.

 

 

 

Apprensione grintosa, la visione negativa non lo spegne, rimane motivato, il rischio è che questa persona "sprechi" numerose energie per combattere qualcosa che comunque non accadrà, ma alla fine comunque non lascia che la sua esistenza venga influenzata o alterata da questa visione negativa.

Apprensione depressiva, la visione negativa spegne il soggetto, lo demotiva, inibisce e in pratica fa realizzare lo scenario negativo o addirittura ancora scenari peggiore;

 

 

 

Qual è l'equivalente dell'apprensione ma riferito al passato

Ad esempio un soggetto genera una relazione e nel momento in cui si chiede "perché questa persona sta con me?" inizia a pensare cose come "solo per i soldi" "solo per usarmi" etc..

 

Pagina di disambiguazione pessimismo.

 

Un esempio pratico di apprensione

Vi è mai capitato di leggere ad inizio di un topic in un forum persone che si scusavano in anticipo di qualcosa che potrebbero aver fatto? Quella è preoccupazione apprensiva, cioè la persona pensa già in anticipo che le sue parole possano ferire qualcuno (cosa che non accadrà  in quanto si tratta di un racconto di sé) pensando alle conseguenze negative e quindi alle scuse. Sarebbe stato diverso se il soggetto avesse detto "se queste parole potranno offendere qualcuno me ne scuso" ma dire "mi scuso in anticipo per quelle persone che si offenderanno" indica apprensione.

 

 Esempio di persona apprensiva e insicura:


"Ieri ho fatto un colloquio di lavoro. Il mio problema è l’ansia, o meglio di comunicare ansia, nel senso che io mi sento nervoso 2 ma con il linguaggio del corpo (tendo a stropicciarmi le mani, a ciondolare mentre sono in piedi, passarmi la mano tra i capelli o dietro il collo e ha volte gesticolo troppo, specie con la mano destra). 

Io cerco sempre di tenere le mani separate una in vista sulla scrivania che di solito è la destra che tende a muoversi e la sinistra poggiata sulla coscia e quando sto in piedi le metto dietro la schiena oppure una la metto in tasca

Il mio problema è che mi muovo troppo e appio troppo nervoso rispetto a come mi sento io realmente, in genere prendo sempre 0.5 mg di dolorazepam (capsule) una la sera e una circa un’ora prima dell’incontro. 

Ieri erano tre persone (non erano reclutatori), ma gente del mestiere: un medico, un tecnico di laboratorio e un'altra dottoressa in discipline cliniche-mediche) , è stato un colloquio lampo. Loro mi hanno fatto poche domande, io rispondevo in modo conciso e cercavo di assecondare quello che loro dicevano, in generale mi sono sembrati sbrigativi, ma credo che siano proprio loro ad essere cosi. Nessuno mi ha detto che ero agitato, però io in alcuni momenti sentivo che forse stavo comunicando troppo nervosismo, magari loro questa impressione non l’hanno avuta. 

Io sono arrivato 10 min in anticipo e mi sono messo ad aspettare, siccome avevo tempo mi sono messo a guardarmi il naso, specchiandomi nello schermo scuro del cell e mentre lo stavo facendo la dottoressa ha attirato la mia attenzione con un sonoro “Buongiorno!” e poi siamo andati in laboratorio. Io già li mi sono sentito nel mezzo di una figura di merda, perché la Dr.ssa avrà visto che mio stavo guardando il naso usando il cell. Durante il tragitto per il laboratorio le ho detto che ero un po’ raffredato e gli ho chiesto se fosse lei ad avermi convocato per telefono. Il silenzio mi imbarazzava troppo. Poi ho dovuto mettere i calzari, ho fatto 2-3 tentativi in piedi e poi mi sono seduto, non gli ho messi con rapidità e li ho comunicato ansia secondo me. Poi mentre parlavo con il capotecnico mi sembrava di muovermi troppo, ma è stato un momento. Nelle ultime battute, mentre il primario mi diceva “ok, sentiremo ancora una decina di candidati e poi decideremo…” mi stava cominciando a colarmi il naso. Io ho stretto la mano a tutti e poi il capotecnico mi ha indicato la porta per uscire, prima mi ha chiesto “riesce ad orientarsi per l’uscita?” e io sono stato impalato un attimo e quindi il capotecnico mi ha indicato la strada, anche qui mi secondo me sono stato impacciato e mi è sembrata quasi una domanda strategica. Spero che loro non abbiano notato nessuna goccia di muco, io prima di soffiarmi il naso mi sono specchiato usando lo schermo del cell. nel corridoio, la goccia c’era ma non aveva oltrepassato la fine della narice ed era trasparente naturalmente. 

Il colloquio è durato poco, un segnale positivo è stato quando il primario mi ha detto con che tempistiche riuscivo a trasferirmi vicino al posto di lavoro, durante il colloquio io ho fatto intendere che ho lavorato per un “buon periodo” ad uno strumento importante, però non l’ho quantificato e sta cosa io l’ho vista come una mia mancanza grave. Quindi verso le 14.30, il colloquio è finito alle 12.30 ho richiamato la dottoressa e gli ho detto che detto che appunto che la chiamavo per precisare che io ho lavorato 3 mesi continuativi sullo strumento, dicendo che per un buon periodo mi sembrava un po vago e poi gli ho chiesto entro quando pensano di finire le selezioni. Non so io ci tenevo a fare quella chiamata, anche se so che era un’arma a doppio taglio, da un lato dimostravo di tenerci al posto e dall’altro forse sono risultato troppo apprensivo. "

ultima modifica il: 27-11-2018 - 18:19:39
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