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- Impacciato -
riabilita aiuti

Cosa si intende per impacciato?

 (contrario di impacciato è spigliato)

Si definisce impacciata una persona che a causa dei conflitti emotivi interni o carenze di abilità ha difficoltà nell'essere fluido nel modo di comportarsi.

Conflitto pagina di disambiguazione.

 

DA RIVEDER

L'impacciataggine esiste fino a quando c'è un'azione alterata dai conflitti interni, quando il soggetto invece prova emozioni così intense da inibirsi o avere un "black out" interno e non riuscire a pensare più a nulla si parla solo di inibizione e non di essere impacciato.

L'impacciataggine peggiora nei soggetti sensibili al giudizio perché pensano che l'essere goffo viene percepito dall'esterno e questo aumenta i conflitti emotivi interni che li fanno risultare ancora più goffi in un circolo che potrebbe sfociare perfino in attacchi di panico.

L'impacciato è colui che a causa delle emozioni che prova perde di lucidità e non riesce a portare avanti le azioni che aveva scelto e pianificato nel modo che aveva pensato.

L'esempio di impacciato lo abbiamo nella scuola dove durante alcune interrogazioni il soggetto "che si emoziona" inizia a far fatica a ricordare, a parlare in modo chiaro e finirà per avere un voto più basso non perché non ha studiato ma a causa dell'emozioni che hanno intralciato la sua performance.

L'essere impacciati nasce sulla base delle risorse che il conflitto ruba all'io, sul preoccuparsi e agire anche per l'emozione negativa che si prova.

 

L'essere impacciati non ha nulla a che fare con il prendere scelte (titubanza) e con l'inibizione, descrive come le persone a volte possano fare ma avere performance diminuite e fare una serie di micro errori a causa di ciò che stanno provando.

La persona non impacciata si definisce disinvolta.

 

Elenco di disambiguazione:

- imbranato, persona che agisce ma fa errori che traspaiono all'esterno per una questione di inabilità;

- perplesso, evidenzia quel comportamento di chi non riesce ad agire per i dubbi che non riesce a risolvere, per qualcosa che non riesce ancora a capire, il lato cognitivo del soggetto non è in grado di arrivare ad un programma d'azione definitivo;

- indugiare, comportamento della persona riflessiva che anche se ha già una scelta e una visione, fornitagli da altri o da pensieri automatici interni, prima di ogni cosa tende a prendersi del tempo per pensare. L'indugio è un aspetto positivo anche se alcune persone potrebbero disapprovarlo puntando alla rapidità;

- esitante, evidenzia lo specifico fenomeno in cui il soggetto ci mette tempo prima di riuscire ad agire a causa delle inibizioni che prova che sconfigge solo dopo un po' di tempo;

- inibito, evidenzia il fenomeno specifico in cui la persona non agisce a causa dell'emozioni negative che la frenano;

- titubante, evidenzia il comportamento di chi sta per agire ma poi si ritrae per inibizione, quando il conflitto interiore è acceso e non c'è un'emozione vincente ancora;

- inadeguato, la persona crede che le manchio qualcosaquindi non agisce, si ferma perché si sente inadeguata, inibita da questa convinzione di sé;

- autoinefficace,la persona non agisce perché crede che al momento non può farlo per mancanza di adattamento;

- goffagine, modo di fare bizzarro e strano, il soggetto non ha conflitti interni, ha modi di fare che non sono normali, sopratutto perché sono considerati meno efficaci e armoniosi di quelli normali;

- remora, agisce con una performance che è influenzata negativamente dai conflitti interiore, che ci sono anche se vinti.

[obnubilato, evidenzia la perdita di lucidità mentale, offuscato dalle emozioni

impacciataggine da inibizione, da inadattamento]

 

"In sintesi , se qualcuno mi osserva ed è venuto lì per me non riesco a fare niente , sono distratto , sbaglio tutto, non sono per niente sciolto e rilassato
Eccovi l'esempio della mia vita che mi ha causato rompiture di palle assurde: Sono molto bravo a calcio (non per tirarmela ma è così) MA solo se gioco con qualche amico fidato o per le mie, se devo fare partite serie e importanti (come tante volte mi capita) o anche solo con gente che non conosco vado in palla non ho il coraggio di prendere palla e scartare tutto il campo come faccio tante volte a scuola o fuori con amici, e non riesco a giocare come vorrei, ho sempre paura di sbagliare davanti agli altri, non so se può essere ansia o scarsa autostima, comunque questo problema ce l'ho da sempre, in tornei importanti non riuscivo mai a dare il 100% il mio mister si incazzava parecchio ma vedere tutta quella gente in tribuna mi mandava in palla e ancora di più, visto che non riuscivo a essere decisivo o almeno fare cose che mi reputino un giocatore forte, subito dopo la partita avevo una rabbia e frustrazione che madonna cara se mi capitava rocky balboa lo menavo, io voglio essere il più forte, mi serve, devo esserlo ma non riesco a dimostrarlo agli altri, perché non riesco a giocare sciolto e spigliato come faccio con tutti i miei amici??? perché mi blocco in partite importanti??? dio madonna
Un piccolissimo esempio che mi è capitato di recente... Stavo facendo 150 palleggi a gambe alternate con dei giri d'orologio in mezzo (sarebbe quello dove con la gamba fai una O attorno al pallone e poi lo riprendi al volo) e ad un certo punto mi si avvicina un bambino a chiedermi di fargli vedere per bene come palleggio perché vorrebbe imparare pure lui, e arriva anche suo padre e suo fratello a guardarmi, ok prendo la palla mi cade dopo 10 palleggi, figura di merda, rifaccio mi cade di nuovo, di nuovo, faccio un giro d'orologio e non va, lo riprovo e non va, appena al 5-6 tentativo riesco a farne almeno una trentina e poi mi fermo e gli spiego come deve mettere il piede, come faccio io, dei consigli sui tiri e altro..."

 

 

Cosa succede quando tentiamo di nascondere le nostre vulnerabilità?

 

"Ho notato che sono troppo influenzabile quando mi sento osservato.
Ad esempio, al lavoro un mio collega ha il bruttissimo vizio di osservarmi continuamente qualsiasi cosa io faccia, succede di conseguenza che sbaglio (o faccio male) ciò che devo fare in quel momento.
In questo caso, sembra anche averlo capito e purtroppo sembra anche che si stia prendendo un pò gioco della cosa (lo faceva anche con il ragazzo che lavorava prima di me, e lo mandava abbastanza in ansia vedevo).
Malgrado mi continui, mentalmente, a dire "fregatene di ciò che pensano gli altri", non ho ancora trovato rimedio a questa cosa, e ogni volta è peggio della precedente.
C'è stato ad esempio un periodo che in azienda eravamo un pò carenti di personale e ho dovuto lavorare completamente da solo per 6 mesi. E' stato il periodo migliore per me e ho anche ricevuto complimenti dalla direzione sul mio operato.
In quel caso non avevo questo problema, che influisce su di me molto negativamente.
Inoltre, in un altro post ho detto di avere ammaccato il paraurti della macchina: In quel momento c'era il compagno di mia madre che mi stava guardando mentre facevo la manovra.

 "

 

"

class="messageTitle">incapacità di comunicare

class="messageBody">
sono totalmente incapace di comunicare.
se parlo con un maschio in realtà non ho tanti problemi, dipende molto anche dal carisma dell'altro, ma in genere riesco a comunicare tranquillamente.
se parlo con una femmina che mi interessa, anche solo minimamente vado totalmente in crisi, comincio a tremare, balbettare, dire cose a caso(spesso senza nessun senso)
se sono con due o piu' persone, indipendentemente dal sesso, mi ammutolisco. non e' che non riesco a parlare, semplicemente il mio cervello si azzera e non penso piu' a nulla"

 

ultima modifica il: 17-11-2018 - 17:07:59
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