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- Socievolezza -
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Cos'è la socievolezza? Cosa vuol dire essere socievoli?

 (collegamento con socializzazione)

Con questo termine si definisce l'abilità sociale di un soggetto che è in grado di saper gestire qualsiasi situazione sociale, non solo comprende le dinamiche ma è in grado di operare in esse.

Per comprendere a pieno cosa sia la socievolezza possiamo fare un esempio, immaginate una donna che ogni mattina davanti lo specchio cerca di prepararsi psicologicamente a qualsiasi cosa possa succederle e avere le risposte, questa donna pensa a tutti gli scenari più probabili e poi si prepara la risposta così da usarla.

Perché questa donna fa così? Perché si rende conto che altrimenti fa scena muta, si blocca davanti agli altri, non sa come reagire, ci vuole più tempo per capire cosa è meglio fare, cosa fare, etc...

Ora invece immaginate una donna sciolta, parla con tutti, risponde, ha sempre la risposta pronta da dare, anche se non è la migliore possibile comunque sa stare al gioco, sa intrattenere, sa far ridere, tiene le dinamiche sociali.

Capito ora cosa è la socievolezza? Non basta capire alcune dinamiche, è necessario aver sviluppato un'abilità pratica e reale in grado di saper rispondere rapidamente a scenari sociali imprevedibili e mai accaduti in passato.

C'è un termine in francese che esprime a pieno questo concetto ed è savoir-faire che si potrebbe tradurre letteralmente in saperci fare.

Ma è quel saperci fare immediato, pratico, reale che deriva da una profonda abilità, tutti quanti possono saper fare qualcosa, prendendosi tanto tempo, ma quando si è con gli altri la discriminante è la rapidità, continuare la danza sociale, non perdere il ritmo.

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La domanda a questo punto è "come si fa a divenire socievoli? Qual è la dinamica che vi è dietro?".

La dinamica dell'adattamento sociale, per capirla è necessario avere in mente il concetto di adattamento ovvero di una persona che non solo possiede delle abilità ma che ha anche una percezione non distorta.

Gli elementi chiave che si ritrovano sono due:

- norme, svolgono un ruolo duplice sia per capire le dinamiche sociali sia per sapere cosa fare e quindi si ritrovano nelle abilità;

- regole sociali, comprendere come le persone pensano, quali sono le dinamiche sociali, cioè qualsiasi regola sia alla base della socializzazzione umana a prescindere dalle norme locali.

 

Questi due punti fanno capire chiaramente che l'adattamento sociale sia qualcosa che si impara con gli anni, crescendo nella società di cui si impareranno le norme e le regole.

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proprieranno e le si trasformeranno nel loro repetorio, facendo capire che sono prevalentemente due i motivi che producono persone asocievoli:

- fallimento del percorso di socializzazione e dello sviluppo delle norme, persona che è rimasta inghiottita in un percorso di emarginazione o persona che per diverse cause è stata isolata dalla società;

- fallimento nel capire la simpatia o nello sviluppare le abilità simpatiche, il soggetto non poco da dire o fare, non riesce .

 

La socievolezza non va confusa con ad esempio l'inibizione sociofobica dove una persona è inibita ma se fosse disinibita riuscirebbe a fare qualcosa. Un test rapido per capire se si tratta di asocievolezza o sociofobia è vedere il comportamento di una persona che assume alcohol, se una persona "brilla/ubriaca" modifica il suo comportamento è da considerare la possibilità che non si tratti di asocievolezza ma da inibizioni sociofobica che genera asocialità. Anche se poi sarebbe da capire comunque se risolta la sociofobia e sbloccata la persona questa manifesti comunque un comportamento socialmente adattato ed efficace.

Ritornando alla socievolezza abbiamo capito come siano due i punti focali che spiegano l'adatattamento ma che suggeriscono anche quale sia il percorso da fare per una persona che desideri iniziare in ritardo questo percorso di crescita.

 

 

 

 Quando si può definire una persona socievole? Quando ha un adattamento sociale sufficiente a generare la rete sociale desiderata dalla persona e che la appaghi.

 

Essere socievoli vuol dire essere attivi? Si, concetto che sfugge alle persone che per l'appunto sono asocievoli, sono persone che non si rendono conto quanto sia fondamentale fare per essere percipiti dall'altro come portatori di benessere, fondamentale pensare per capire e quindi sapere cosa dire di normale (si ricordi norma). 

La persona socievole è una persona che percepisce il relativismo delle persone, sa che ogni persona va presa in un determinato modo ma per l'appunto queste sono cose che si imparano con anni di esperienza e anni tesi a sviluppare l'adattamento sociale.

 

 

Esempio di persona che ha metodi che non la rendono socievole:

"il mio io è portato ad analizzare piuttosto che ad interagire, non è però in virtù dell'ansia ( quella scatta dopo per una naturale conseguenza allora apriti cielo perché mi si annebbia pure tutto di più), ma perché il mio cervello "processa" in modo differente situazioni, schemi e comparti, cioè io se guardo qualcuno che parla noto prima "come lo sta dicendo" piuttosto che "cosa sta realmente dicendo "da qui il mio ritardo, solo dopo arrivò al senso di quello che dice o che ha detto, non comprendo subito perché mi concentro su altri aspetti non sono da subito ansiosa ma per il mio modo di osservare le cose, quando qualcuno vi guarda e vi parla ascoltate prima cosa dice o siete più attenti a come lo dice, come si muove e gesticola ecc..?

Non per insicurezza ma perché il mio modo di elaborare le informazioni passa sempre prima per questo stadio, e si rallenta per il resto ...credo sia proprio così per me da sempre, infatti anche se sono rilassata per es assumendo farmaci, quindi niente ansia, il mio cervello ragiona in automatico così... Ecco perché non colgo subito alcune battute sarcasmo per es mi soffermo negli sguardi, nel tono della voce, in altre cose come analizzando per schemi e comparti ...prima guardo alla forma e poi passo al contenuto, dipende da quanto ho sviluppato esperienza in quel dato ambito, se non ne ho mi sento come un robot...se ne ho e ho appreso di volta in volta di più trovo più facilmente le vie d'uscita e non diventa quasi un problema, solo allinizio in ogni contesto nuovo non so reagire a qualcosa di imprevedibile, devo averlo già affrontato o vado in tilt, mi perdo in un bicchiere d'acqua."

 

Socievolezza e simpatia, 

 

"Desidero avere rapporti intimi ma purtroppo, c'è un problema alla base: instaurare un rapporto di amicizia richiede tempo, ma la mia smania di instaurare rapporti mi si ritorce contro...Tendo un po' a bruciare le tappe, restando spesso deluso.
Mi sembra di danneggiarmi da solo: purtroppo, comportarmi diversamente ha un che di impostato e poco spontaneo che non mi piace nei rapporti umani.
Con poca convinzione, ho tentato anche la strada dei siti di incontri: sono fuggito poco dopo, perché ho avuto conferma di ciò che pensavo...."

 

In questo racconto traspare non solo una persona che non sa come socievolizzare ma anche che ha un desiderio di bruciare le tappe che lo rende perfino antipatico.

 

 

Persone "quasi socievoli"

Con persone quasi socievoli si tenta di definire quel fenomeno in cui la persona non raggiunge la socievolezza anche se comunque ha un minimo di base per esserlo, di solito queste persone riescono ad essere efficaci nei primi periodi ma poi rilevano il loro disadattamento (o per dirla in altri termini quasi adattamento ma insufficiente) e i rapporti che iniziano finiscono da lì a poco.

Un racconto dal web di questo genere di fenomeno:

"mi succede una cosa strana: io di solito non sono bravissima a conoscere nuove persone ma quando lo faccio è tutto ok per qualche uscita, risulto simpatica ecc dopo un po però cambia tutto, di solito passo in secondo piano o comunque sembra che la gente si "stanchi" non so come dire, si spegne un po tutto quello che c'era prima. Amicizia quasi perfetta ma dopo."

 

Questo aiuta a capire come l'asocievolezza non sia un fenomeno standard ma che ci siano diverse sfumature passando dal quasi socievole a quella persona che nei contesti sociali genera repulsione e antipatia immediatamente o quasi.

ultima modifica il: 26-06-2019 - 14:36:41
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