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- Oressia -
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Cos'è l'oressia?

Il termine oressia non è usato nel linguaggio comune, letteralmente vuol dire appetito e lo troviamo come suffisso in termini invece più usati quale anoressia.

Il termine oressia è utile perché ci dà modo di definire una serie di fenomeni comportamentali legati all'appetito, l'anoressia non è l'unico.

Ogni soggetto ha un proprio stile alimentare che sviluppa in un mix fra gusti ed educazione alimentare familiare, questo stile alimentare sebbene sia soggettivo viene definito come comportamento standard o normale.

Numerosi soggetti intervengono sulla propria dieta e la modificano al punto che è stato possibile, anche grazie al suffiso oressia, dare un nome a quel tipo di comportamento.

Seguirà ora un elenco delle modifiche più frequenti: 

- Anoressia, il soggetto tende ad una restrizione calorica per diventare quanto più magro possibile arrivando a debilitare il proprio organismo. Con questo termine si etichettano tutte le tipologie di restrizione caloriche disfunzionale che hanno un impatto peggiorativo sull'estetica del soggetto invece che migliorarlo. Affinché si possa parlare di anoressia è necessario che il soggetto intraprenda un dimagrimento che invece di migliorare il suo stato di salute lo peggiore facendolo risultare più brutto quando il suo obiettivo era quello di dimagrire per divenire più bello. Solitamente l'anoressia nasce da conclusione distorte o semplicistiche quali "il grasso è brutto" o "devo far uscire l'addominale" o "c'è un accumulo di grasso qui devo eliminarlo". Il soggetto non riesce ad avere il quadro d'insieme, non comprende la bellezza nel suo insieme e nella sua complessità e anche se risce a raggiungere l'obiettivo fisico, in realtà non ottiene il risultato sperato perché l'errore è proprio quello di pensare che quell'obiettivo lo renderà più bello. Abbiamo quindi la donna scheletrica, che ha perso le curve, che appare come un mostro anche se lei è convinta che essendo così magra sia bellissima. L'anoressia è causata da una mentalità anoressica, cioè da queste credenze distorte e semplicistiche sulla magrezza e la bellezza. Si può dimagrire senza essere anoressici se si mettono da parte le convinzioni e si fa un dimagrimento razionale, coinvolgendo esperti e il parere di chi abbiamo intorno per direzionare il dimagrimento, se necessario e utile, al fine migliorativo e non peggiorativo. L'anoressia nei casi più grave assume la connotazione della magrezza totale, cioè del "più si è magri e meglio è" e quindi non ha limiti, si dimagrisce all'infinito e se il soggetto imparare anche come farlo e ha una forza di volontà tale da vincere la fame rischia patologie gravi e anche la morte. L'anoressia ha diverse sfumature, in base alla mentalità anoressica che vi è dietro. 

A peggiorare il quadro dell'anoressico ci potrebbe essere anche la trappola cognitiva e semiscientifica durante una niziale fase di dimagrimento, sopratutto se si era in leggero sovrappeso. Cosa succede? Un dimagrimento drastico ed errato, nella fase iniziale comunque porta mediamente a risultati positivi. Il soggetto percependoli potrebbe vederli come conferma al fatto che l'intero piano è esatto, quando questo è solo un abbaglio. Se un soggetto ha una mentalità anoressica non ha gli strumenti mentali per comprendere questo passaggio;

- Vigoressia, nella vigoressia a differenza dell'anoressia il soggetto non pensa che la magrezza sia tutto ma al contrario ha un'ideale di corpo, detto "ideale vigoroso", a cui il soggetto aspira. Nella vigoressia il soggetto regola l'alimentazione e pratica sport per tentare di raggiungere un corpo che rispecchi l'immagina corporea vigorosa. Il meccanismo è praticamente identico a quello dell'anoressia con la differenza che invece di aspirare ad un corpo completamente privo di grasso e quanto più magro possibile, se ne cerca un modello diverso, meno secco.

Il vigoressico ha interesse non solo alla perdita di massa grassa ma anche alla costruzione di massa magra.  Il soggetto nella vigoressia non interviene solo sull'alimentazione ma anche sull'allenamento fisico. La vigoressia a differenza dell'anoressia che ha sempre un'accezione negativa può avere sia una valenza funzionale che disfunzionale a seconda dei casi.

- Bigoressia, detta anche anoressia inversa, il soggetto al contrario dell'anoressico ha in mente la regola del "più si è grandi muscolarmente e meglio è, più si è belli, etc.." di solito la bigoressia coinvolge gli uomini che grazie al testosterone sono più avvantaggiti nella costruzione della massa.  La bigoressia così come l'anoressia ha un'accezione negativa, non esiste una variante funzionale di bigoressia proprio perché si intende ad ingrandirsi oltre un livello salutisticamente accettabile. L'ingresso calorico del bigoressico è smisurato e tende a mangiare quanto più possibile (anche se in alcuni casi ci potrebbe essere comunque una selezione per quegli alimenti che reputa come migliori per la crescita). La bigoressia viene incentivata da diverse fallacie, la più diffusa è i feedback positivi del primo periodo, producendo una trappola cognitiva analoga a quella dell'anoressico. Un soggetto che è all'inizio della suo percorso di crescita (aumento della massa)si sottopone ad una dieta ricca e un allenamento che specialmente all'inizio migliora significativamente il quadro di salute/ormonale ed estetico portandolo quindi erroneamente a dedurre che quanto più aumenterà di volume quanto più sarà meglio come se questo miglioramente fosse lineare e infinito, come se il miglioramento fosse perenne. Vedendo confermata erroenamente la sua teoria del "più sono grosso più è meglio" il soggetto bigoressico inizia con un percorso di ingrossamento con il rischio sia perdere lo stato di salute (eccessivo peso) e quell'estetica che all'inizio l'avevano fatto percepire più piacente. 

I rischi della bigoressia sono due, il primo è quello che si faccia ricorso a sostanze dopanti pur di crescere il secondo è che ci si sforzi di mangiare anche quando non si ha fame, producendo conseguenze anche all'apparato digestivo. Non è bigoressia se il soggetto lo fa per dominanza e quindi sentirsi più forte fisicamente per competizione. La differenza sostanziale fra bigoressia e vigoressia consiste che mentre il vigoressico ha in mente un modello di vigore a cui aspirare il bigoressico ha una mentalità orientata al "desidero diventare sempre più grande" quindi l'esatto opposto dell'anoressia, sfociando nei due rischi precedentemente descritti che non appartengono al vigoressico almeno che il vigoressico non abbia standard enormi;

- Visnoressia, una particolare anoressia che si trova principalmente negli uomini in cui l'obbiettivo è quello di perdere massa grassa nella zona addominale con l'obbiettivo di far risaltare gli addominali, la visnoressia ha esiti differenti e nei casi più estremi potrebbe spingere il soggetto a dimagrire notevolmente pur di non avere più il minimo accumulo di grasso nella zona addominale. La visnoressia non va confusa con l'anoressia, la visnoressia va intesa più come una particolare forma di vigoressia dove il soggetto pensa che il top sia l'addominale scolpito;

- Ortoressia, quando il soggetto inizia a demonizzare i cibi generando una dietra privativa, fino a quando il soggetto si limita a restringere pochi cibi non ci sono rilevanti conseguenze, iniziano invece ad accumularsi carenze alimentari quando il soggetto elimina una grossa fetta dell'alimentazione diminuendone significativamente la varietà della dieta stessa e avere un'impossibilità ad assecondare una fame "efficace". Esempio il soggetto desidera un alimento perché il corpo ha delle specifiche carenze che si manifestano tramite questa voglia ma il soggetto ha quell'alimento ristretto costringendolo di fatto a mangiare altro anche se non ne ha voglia generando tutta una serie di implicazioni che sfoceranno nella spossatezza e in un abbassamento della salute. Un esempio di ortoressia è "la carne fa male" "le uova fanno venire il colesterolo" "i cibi grassi fanno male" "i grassi animali sono cancerogeni etc..". L'ortoressia tende a manifestarsi nella vigoressia e anoressia, ma anche nell'ipocondria e tutti quegli aspetti dove si crede che un cibo sia dannoso anche quando non lo è.

 

 

Ogni volta che un soggetto interviene sulla sua alimentazione è necessario chiedersi tre cose:

- perché lo sta facendo?

- ci sono errori logici alla base?

- il soggetto è efficace nel piano d'azione che sta facendo?

Il terzo punto è fondamentale perché immaginiamo un soggetto con mentalità anoressica, che comunque non perde un kg perché cede facilmente ad abbuffate che gli fanno recuperare ogni restrizione calorica, anche se c'è un potenziale nocivo questo non si attiva a causa del fatto che il soggetto non è in grado di applicarlo.

Un fenomeno che si può osservare è che un anoressico tende a salvarsi sostituendo la sua visione anoressica con una vigoressica. Il web è pieno di trasformazioni in tal senso, da anoressici a "fisicati". 

Questo perché le problematiche del soggetto come un'insicurezza corporea restano e le si stabilizza con una mentalità vigoressica che non è nociva come quella anoressica.  

APPUNTI:

- il bigoressia mangia per paura di dimagrire anche se non ha fame

- ogni osso visibile era un elemento di bellezza e sensualità, nell'anoressico totale.

- a causa di termini come anoressia, si è creata l'associazione "parola negativa" e "parola che finisce con oressia" ma non è così, ovvero non ogni termine che include oressia è negativo.

- anoressico e vigoressico possono in alcune circostanze sembrare simili. Ad esempio quando un vigoressico tenta in ogni modo di fare addominali e anche l'anoressico non vuol il grasso sull'addome, come differenziali? Con il mezzo usato, il vigoressico comunque fa sport e segue un modello salutistico basato sul vigore e l'energia fisica e la dieta è un mezzo secondario mentre l'anoressico punta immediamente sulla restrizioen calorica.

ultima modifica il: 11-01-2019 - 21:50:50
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