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- Concentrazione -
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Cosa è la concentrazione?

Pagina di disambiguazione nell'articolo coscienza.

L'errore di pensare che la concetrazione sia qualcosa che si trova dentro di sé. La concentrazione è una conseguenza dello stato attentivo dove il soggetto coinvolge le proprie risorse mentali verso compiti completamente cognitivi isolandosi totalmente o quasi dall'esterno.

La concetrazione ha tre ostacoli:

- mancanza di motivazione, il compito mentale è considerato scarsamente interassante dal soggetto;

- macanza di adattamento, il soggetto non riesce a capire esattamente cosa fare, ha problemi a capirlo o non sa quali passaggi seguiri, questo potrebbe di fatto metterlo in una situazione di doppio problema, da una parte il problema che richiede concentrazione e dall'altra il fatto che fino a quando si capisce meglio il problema stesso non vi si può concentrare;

- presenza di emozioni intense che impediscono al soggetto di rimanere lucido, non ha a disposizione le risorse mentali perché il cervello spingerà parossisticamente a porre attenzione alla fonte emotiva. (come si definisce questo fenomeno? Distrazione emotiva?)

 

La mancanza di motivazione si manifesta con il fenomeno della distraibilità, il soggetto è facilmente distraibili e quindi tenta in ogni modo di isolare qualsiasi elemento esterno. Una persona motivata si concentra anche in mezzo al traffico e ai rumori più intensi.

La mancanza di adattamento si manifesta con una situazione di risentimento, di continui blocchi, la persona non riesce a portare avanti un filo logico nella sua mente.

La presenza di emozioni si avverte come il non poter "direzionare" il proprio pensiero.

 

La concetrazione viene usata per indicare quando l'attenzione è convogliata sull'esterno, si parla di contemplazione quando la concetrazione è dentro di sé per pensare.

 

 

BOZZA

Con il termine concentrazione si definisce quello stato attentivo in cui il soggetto convoglia ogni risorsa mentale su un compito (task) che può essere la risoluzione di un problema, la deduzione, la simulazione, il tentativo di capire e così via. 

i cinque possibili stati della coscienza (senza che ci siano intereferenze di natura biologica) umana sono :

- stato di concentrazione efficace, il soggetto è motivato ed è in grado di capire e interagire su un compito in cui è adattato;

- stato di iperattività, la persona entra in un flusso per lo più istintivo dove non usa la coscienza per concentrarsi ma agisce su azioni istintive o largamente euristiche, tipico dell'adolescenza anche se il termine iperattività è fuorviante in quanto si tratta semplicemente di "agire senza concentrazione";

- stato di concentrazione inefficace, il soggetto è motivato verso qualcosa e tenta di concentrarsi su qualcosa ma a causa disadattamento non riesce. Ad esempio perché non ha le basi per capire o perché non ha modo di dedurre e stare al passo del discorso;

- stato di noia, il soggetto non ha nulla su cui concentrarsi perché non c'è nulla che reputi interessante e al tempo stesso non ha niente di interessante da fare e a cui rivolgere le proprie facoltà intellettive o da fare per mero divertimento (come nell'iperattività);

- stato di vigilanza o di ipervigilanza, il soggetto entra in una dimensione di allerta dove anche se lo desiderasse non riuscirebbe a concentrarsi perché è come se l'inconscio prendesse il sopravvento (in un ambiente di sopravvivenza come quello di una foresta in cui riconoscere anche un minimo indicatore di pericolo poteva fare la differenza fra sopravvivere o morire) . La differenza fra vigilanza e ipervigilanza la fanno le risorse mentali che restano a disposizione del soggetto, nell'iper vigilanza il soggetto non ha modo di pensare o fare altro se non focalizzarsi sulla possibile minaccia, mentre nella vigilanza restano delle risorse disponibili e il soggetto è in grado di svolgere le attività seppur in modo rallentato e con un pensiero costante che aleggia nella sua mente a cui fare attenzione. Lo stato di vigilanza è frequente nel paranoico che avendo simulato scenari e minacce è lì che li teme e quindi vigila per vedere se l'evento possa capitare.

 

La concentrazione è uno stato fondamentale per ottenere risultati e azioni pensate, la concentrazione è un qualcosa che avviene in ogni essere umano senza che se ne renda necessariamente conto o dia un'etichetta.

Questo fa capire come i famosi "tentativi di concentrazione" altro non sono che dei mezzi alternativi che le persone usano come tentativo disperato di ottenere un minimo risultato anche laddove non possono essere concentrati perché o non capiscono (disadattamento) o non sono motivati.

Questi tentativi di concentrazione si basano sull'eliminare le distrazioni così che sia più facile tentare di motivarsi per lena o in altri modi verso qualcosa o su tentativi di memorizzazione dove ad esempio uno studente non riuscendo a capire qualcosa pur di passare l'esame punta alla memorizzazione e chiama erroneamente quel suo percorso come "concentrazione" ma non c'è concetrazione e infatti i risultati non ci sono se non "finti".

Per smontare qualsiasi finta concentrazione efficace è sufficiente chiedere alla persona di dimostrare i risultati di quella seduta di concentrazione o chiedere di ricordare (dopo che sia passato del tempo) per evidenziare il fatto che il soggetto in quel task non è riuscito a concentrasi in modo efficace perché mancavano le basi per farlo e ha sostituito la mancanza di concentrazione efficace con dei surrogati che comunque lo hanno aiutato producendo comunque qualcosa che è stato utile, cioè è riuscito ad ottenere qualcosa nonostante la concentrazione non era da considerare come completamente efficace.

La concentrazione media degli studenti in una classe evidenzia il fallimento educativo o il successo educativo, una classe dove la maggior parte degli studenti non riescono a concentrarsi vuol dire che gli educatori non sono stati in grado di essere percepiti interessanti e motivanti o essere in grado di adattarli allo studio.

FINO A QUI

Cosa accade? Accade che milioni di studenti vengono buttati in un ambiente in cui non viene fatto alcun lavoro per farli diventare interessati e appassionati allo studio, non si genera sufficiente motivazione e non si danno loro strumenti per comprendere.

Questo genera problemi di concentrazione, dato che questo individuo non riuscirà a mantenere l'attenzione su qualcosa che non gli interessa o che non comprende, è una conseguenza non una scelta.

Facendo leva sul dovere e sulla paura li si costringe a fingere interesse, a rimanere fermi e immobili di fronte a qualcuno che proferisce parole incomprensibili o parole noiose e che non gli interessano, tentando di porre rimedio a quella perdita di tempo con uno studio mnemonico, con una memorizzazione che illuda il maestro di essere stato compreso, che l'altro abbia imparato qualcosa.

La concentrazione è un qualcosa di "naturale" che ogni persona porta avanti senza sforzo quando svolge attività durature nel tempo e piacevoli, nemmeno ci si  pone il problema concentrazione proprio perché fa parte dell'essere umano, non siamo animali che svolgono compiti limitati nel tempo, possiamo svolgere compiti lunghi e lo facciamo proprio perché possiamo concentrarci senza problemi, ma concentrarsi non è una scelta è una semplice conseguenza della motivazione e comprensione umana.

Quando una persona non riesce a concentrarsi su qualcosa vuol dire che o non è motivata o manca di un metodo e delle basi per comprendere ciò che desidera analizzare/conoscere, e non c'è nulla che si possa fare, nessun dover o controllo illusorio che possa cambiare questo dato di fatto, ci sono metodi per "aggirare" questa situazione inganno se stessi e gli altri, ma la realtà resta che la persona non riesce a concentrarsi e non otterrà quello che invece altre persone che riescono a concentrarsi ottengono.

Una persona che si è laureata o ha conseguito un titolo di studio memorizzando (cosa che implica che prima o poi dimenticherà quasi tutto) non può nemmeno essere paragonata ad una persona che invece nella sua concentrazione è riuscita a comprendere ogni cosa, organizzarla nella sua mente, passando sia il tempo a lezione che a casa a formarsi. Il laureato per memorizzazione non ha fatto altro che perdere tempo a lezione e a casa memorizzando, ritrovandosi con una formazione pari a zero. Questi sono due casi estremi, ma già che una persona arrivi a lamentarsi di avere problemi di concentrazione la dice lunga su quante volte questa sia stata "costretta" ad aggirare questo problema e quanto tempo abbia perso nell'ascoltare o fare qualcosa su cui non riusciva a concentrarsi.

La concentrazione ci ricorda quanto sia fallimentare ogni attività mentale basata sul dovere o sul tentativo illusorio di controllare la propria attenzione

Il dovere è un qualcosa che può essere efficace o funzionale nei lavori materiali e per millenni è stato così, come poteva qualcuno "perdere tempo" dietro a qualcosa che non capiva o che non riusciva a seguire? Questo è stato possibile con il benessere dell'ultimo secolo, generando questi paradossi che spingono persone a perdere una così grande mole di tempo solo per ottenere un pezzo di carta.

 

 

Il fallimento scolatistico, non riuscire a far appassionare a motivare i ragazzi a studiare e non riuscire a dare loro un metodo di comprensione e di studio efficace.

 

Le distrazioni non esistono, le persone si illudono che il problema sia la distrazione per non guardare una realtà che potrebbe perfino destabilizzarli "non sono sufficientemente motivati o non hanno ancora sviluppato un metodo per comprendere e organizzare ciò che stanno analizzando" una realtà scomoda per quelle persone che hanno già scelto e deciso quel percorso, che hanno già perso del tempo, preferiscono continuare a perdere altro tempo pur di non riconoscere il loro errore e limitatezza per cambiare e migliorare. Per smascherare l'illusione di queste persone è sufficiente osservarle o chiedere loro se hanno problemi di distrazione negli altri ambiti dell'esistenza dove fanno qualcosa di piacevole e che comprendono, se non si distraggono in quegli ambiti perché allora in questi si? La causa non è la distrazione ma il fatto che non possono concentrarsi.

 

ultima modifica il: 23-11-2017 - 12:02:10
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