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- Gattamorta -
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Chi è una gattamorta? Cosa si intende per gattamorta?

Con questo termine ci si riferisce a quel particolare tipo di donna che quando prova interesse per un uomo oppure quando è in una fase della sua vita in cui è maggiormente disponibile a frequentare o conoscere qualcuno, non manda chiari segnali di interessi ma rimane letteralmente a completa disposizione dell'uomo che la interessa e attrae.

Un esempio lo troviamo quando qualcuno di interessante scherza con questa tipologia di donna e lei lo lascia fare, quando viene contattata risponde, ma da parte sua non c'è nient'altro che un lasciar fare, un essere disponibili senza mai fare attivamente qualcosa, se non di rado.

Riassumendo la gattamorta è totalmente passiva all'iniziativa altrui, non fa nient'altro che seguire l'altro nei suoi contatti ma non ha iniziative, non ricerca il contatto a sua volta.

La gattamorta non va confusa con quel tipo di donna che ha paura di fare qualcosa per prima, una donna definibile come inibita che non riesce a prendere l'iniziativa per paura, ma riesce solo a rispondere all'iniziativa dell'uomo.

Un altro esempio, la gattamorta in un locale appena conosciuto un uomo gli lascia fare qualsiasi cosa, lui che le dice di bere qualcosa, di uscire fuori a fumare, di andare in qualche parte, più l'uomo ha iniziativa più è probabile che si farà qualcosa.

Questo comportamento come nasce? Nasce dal fatto che la donna in questione si è resa conto che ci sono diversi uomini che sono attratti da questa componente predatoria e che vogliono una donna che si lasci "predare".  

Ma il tutto non viene vissuto come un'imposizione, anzi la gattamorta è tale perché alla donna stessa piacere giocare in questo modo, trova piacevole un uomo dominante, che sia sicuro di sé, che si prenda ciò che vuole, quindi la donna stessa si nutre di questo "lasciar fare" usandolo non solo come metodo di seduzione ma come qualcosa che in primis piace a lei, vedere un uomo che per desiderio la cerca, la vuole, la prende, etc...

Per sintetizzare si potrebbe dire che la gattamorta è quella donna che quando nutre interesse per un uomo o si trova in un periodo di maggiore disponibilità ed eccitazione sessuale generale, adotta una strategia completamente passiva nella quale si limita a lanciare dei richiami d'attenzione, far avvicinare l'altro e poi lasciare che questo faccia tutto ciò che vuole (entro certi limiti soggettivi ovviamente) e usare tutto questo sia come mezzo di seduzione sia come un gioco piacevole.

La gattamorta è colei che si dimostra completamente disponibile nei confronti dell'uomo che in quel momento la interessa. 

Ricapitolando, si può parlare di gattamorta nel momento in cui la donna è inibita? No, la gattamorta per definizione non ha alcuna inibizione ma fa tutto quello che fa per una questione di scelta, che oscilla fra metodo di seduzione e gusto. Nel momento in cui lui ad esempio chiede di bere un drink lei dice si e durante quel drink lei "seguirà" lui, anche nei discorsi, mentre una donna inibita risulterà impacciata, bloccata, sarà governata dalla paura e quindi non apparirà all'uomo come una gattamorta, l'inibizione tenderà a fare l'effetto contrario, farà l'effetto di una che non è interessata o comunque di una persona "che non sta al gioco".

La gattamorta infatti trasmette, con il linguaggio del corpo, tutto il suo interesse, movenze, sguardi, non fa nulla di attivo, ma un uomo abile nella lettura del corpo si rende conto che dall'altra parte c'è una donna interessata che sta facendo un particolare tipo di gioco in cui "segue".

 

 

 

Si può parlare di gattamorta se la donnasolo all'inizio, fa in modo di dire o fare qualcosa che attiri ancora di più l'attenzione su di lei? La risposta è si. Le gattemorte più abili sono proprio quelle che usano mille armi per attirare attenzione, non usano come unica arma l'estetica, ma usano anche altre armi come ad esempio parlare di sesso. Prendiamo questo esempio, si è in gruppo e la gattamorta in questione ad un certo punto per scherzare, approfitta del discorso, si rivolge all'uomo che le interessa e dice "alle superiori tutti dicevano che ero la più brava a baciare, chissà che intendevano". 

Con questa frase la donna vuole stuzzicare la fantasia dell'uomo, intonando la frase in modo che oscilla fra l'ironico e la fintà ingenuità, con un'allusione velata che gli fa immaginare cose che inevitabilmente lo ecciteranno aumentando le probabilità che questo si interessi.

Non c'è niente a parte il tentativo di richiamare l'attenzione, la donna non ha detto "ti voglio fare un pompino", ha solo fatto in modo che l'altro immaginasse, fantasticasse, tutto rimane "tacito" sotto quel punto di vista, ma l'arma che la gattamorta ha sganciato ha prodotto interesse, attrazione, curiosità, non è stato solo un reggiseno scollato o un pantalone attillato, può usare anche armi mentali.

Un altro modo di fare la gattamorta in modo mentale è quella di fingersi e apparire un po' più stupida del normale, specialmente quando lo si fa in modo non troppo velato, cioè si fa capire all'altro che "si sta facendo la stupida appositamente per lui", invitandolo indirettamente ed eccitandolo con questo tipo di comportamento.

Non solo, le armi mentali della gattamorta non sono necessariamente positive come queste, potrebbe lamentarsi, potrebbe fare "la donna vittima che cerca protezione" stimolando una sorta di istinto predatorio "perverso" sul fatto che l'uomo si eccita ancora di più di fronte ad una donna debole, da salvare e poi possedere.

Ciò che la gattamorta fa è quella di attirare attenzione, lo può fare in mille modi differenti, la prima arma della gattamorta è l'estetica, mettendo in mostra il suo corpo, valorizzandolo e attivando specifici richiami sessuali, ma più è abile più userà altre strategie mentali per richiamare l'interesse degli uomini. Non c'è una regola fissa ogni donna usa tecniche diverse in base ai suoi gusti e voglia del momento, sarebbe un errore pensare che tutte le gattemorte si comportano allo stesso modo, che tutte le gattemorte fanno le stupide, etc...

Il resto della strategia sarà un concedere, un dire si, un lasciare che l'uomo faccia o dica qualcosa e lei che lo insegue, fino a quando il tutto si concretizzerà con lui che tenterà di prendersi il suo corpo e lei lascerà fare anche quello.

 

Il paradosso della gattamorta

La gattamorta funziona solo se la donna è in grado di generare un intenso valore di apparenza e/o altri richiami, di "stregare" gli uomini con la sua estetica o femminilità, attirandoli e poi selezionare quello a cui lascerà fare.

Il gioco della gattamorta richiede che la donna sia appariscente, che sia attraente così tanto da attirare un numero di uomini tale da trovare fra questi qualcuno di interessante per lei.

Tutto questo non funziona se si fallisce in questa fase attrattiva, lasciando questa donna in uno stato di insoddisfazione e frustrazione perché mancano quegli uomini da selezionare, mancano tutti questi predententi da cui prendere ciò vuole (rapporti occasionali, fidanzamento, avventure, etc...) e finendo per iniziare a desiderare degli uomini in particolare e non fare nulla, perché nella sua mente è lui che deve fare tutto.

 

Come si risolve questo paradosso?

Nel rendersi conto che se non si ha l'estetica sufficiente per attirare numerosi uomini o non si ha l'abilità sufficiente di valorizzarsi e farsi vedere agli uomini (caricando ad esempio numerose foto di sé sui social) e quindi accettare che questa strada forse non è la migliore e cercarne un'altra.

Da qui si può iniziare a considerare la possibilità che ci sono altri modi di sedurre un uomo, non c'è solo quello della gattamorta ma ce ne sono altri in cui si può svolgere una parte attiva.

 

Per concludere possiamo dire che gli uomini sono differenti, lo stesso uomo sedubicile con la strategia della gattamorta può essere sedotto anche in altri modi così come ci sono altri uomini seducibili solo in altri modi. Come si dice in questi casi il mare è pieno di pesci, se una strategia non sta funzionando conviene valutarne delle altre, si legga seduzione per approfondire.

 

 

La gattamorta e l'ignavia

Alcune donne commettono l'errore di non "essere loro stesse" durante tutto questo processo, si annientano per seguire dei rituali "standardizzati" pensando che questi siano necessari o pensando di non voler rischiare che l'altro si fermi o ci resti male per qualche cosa che hanno fatto o detto.

Questo punto potrebbe creare confusione, in quanto potresti chiederti in questo momento "ma la gattamorta non è quella che dice si?" il punto è "come si dice si".

Facciamo un esempio, lui inizia il discorso e vuole parlare di Hegel, la gattamorta è tale perché risponde e non dice "no parliamo di altro", il punto è come si risponde, ci sono donne che per paura di deludere l'altro poi danno risposte false, preconfenzionate, dicendo più quello che l'altro pensano voglia sentirsi dire non ciò che pensano realmente.

Come reagire? Non c'è una scelta definitiva, anche se che divertimento c'è a giocare mentendo? Non solo, il rischio della disponibilità totale, cioè di essere ignavi, è quello di rendere il gioco "noioso" per l'uomo, perché la donna diventa poi di fatto un corpo da usare e nient'altro.

Potrebbe essere interessante una donna che dice in faccia che alcune cose non le piacciono o che non concorda, sfidando di fatto l'uomo, così come potrebbe essere snervante, dipende da uomo a uomo.

In sintesi il ruolo di passività comunque implica delle risposte, tu gattamorta puoi dare due tipologie di risposte o false o vere, cosa scegli?

Questo cosa vuol dire? Che se una donna si annienta, non si dice nulla di personale, cerca di dire solo quello che pensa l'uomo voglia sentirsi dire, diventa di fatto una bambola, una bambola obbediente che l'unica cosa da offrire è il proprio corpo e la disponibilità.

 

Solitamente questo comportamento dell'annientamento (ignavia) lo si attua perché così si ha la certezza di non far arrabbiare l'altro, non deluderlo e quindi garantirsi una sorta di sicurezza che "non andrà via perché gli lasciamo fare tutto quello che vuole non diciamo qualcosa che può ferirlo".

Ma questa visione è illusoria, perché non sempre è così, alcuni uomini trovano noioso e "senza senso" questo tipo di comportamento, vogliono qualcuna che comunque nel suo ruolo passiva dia risposte che parlino di sé, così da porterla conoscere e poter giocare anche con uno scontro fra personalità differenti.

La gattamorta ignava fa una scommessa, spera che di fronte abbia un uomo che non si annoi e che rimanga lì a fare il suo comodo in quanto non contraddetto mai, offrendosi come una bambola per il piacere di lui ma anche il suo.

 

 

Una gattamorta fa sempre la gattamorta? No, questa tipologia di comportamento si manifesta durante la fase sessuale e durante le prime fasi conoscitive e di interesse, nel caso nascesse un rapporto questo non sarebbe tutto così, non si commetta l'errore di pensare alla gattamorta come qualcuna che per tutta la sua vita e in tutti i rapporti si comporta in quel modo.

Una stessa donna potrebbe a volte scegliere di sedurre e giocare in altri modi.

 

 

 

Qual è la differenza fra gattamorta e civetta?

Si definisce civetta quella donna che non si limita solo a ricercare attenzione, ma continua a prendere l'iniziativa per sedurre l'uomo senza adottare la strategia passiva della gattamorta.

La civetta non dirà mai in modo esplicito  "ti voglio, sono disponibile" ma continuerà a parlare con l'uomo, mandargli foto, dirlgi cose che lo intrigrano, proporre attività insieme, intavolare specifici dialoghi.

La gattamorta è colei che attira l'attenzione e non fa nient'altro, se non lasciarsi predare, essere disponibile, dare corda all'uomo che la vuole. La civetta invece non si ferma all'atto di attirare l'attenzione, continua a fare per sedurre, vuole stimolare continuamente l'uomo, fino a quando questo  non le salterà addosso.

Perché una donna non dice semplicemente "ti voglio, prendimi" o perché non bacia direttamente l'altro? Questo si potrebbe spiegare con una cultura che porta la donna a non desiderare di fare il primo passo o di non voler essere vista come colei che l'ha fatto. Civettare quindi è come se si traducesse in "faccio di tutto fino a quando non sarò l'uomo a fare il primo passo reale, finché non sarà lui che mi bacerà e mi prenderà".

La civetta è colei che anche se non ti bacerà mai, anche se non ti dirà mai "prendimi" te lo dirà tramite tutti i gesti che fa verso l'uomo per suderlo, per accenderlo, per spingere affinché lo faccia.

Diverse donne civetta in questo senso falliscono perché non sono delle abili seduttrici, si limitano a contattare l'altro a ripetizione senza mai arrivare a marcare la mano in modo più esplicito, senza fare battutine, senza stimolare l'altro visivamente o intellettualmente. Flalliscono nell'atto di stimolare l'altro. Un po' per paura di esporsi troppo temendo il rifiuto, un po' per inibizione culturale finiscono per rimanere insoddisfatte e frustrate, una sorta di "civetta mancata", se volete civettare fatelo bene. Si legga seduzione per approfondire.

 

 

La donna pantera (cougar)

Quella donna che se vuole un uomo se lo prende e basta, se lo vuole baciare lo bacia, se gli vuole dire che è disponibile e lo desidera sessualmente glielo dice. 

 

C'è la femme fatal o donna fatale, quel tipo di donna che ti abbandona dopo che si è presa quello che ha voluto. Ti seduce, ti usa e ti abbandona.  

 

 

Qual è la differenza fra gattamorta e profumiera?

La profumiera è quella donna che fa credere all'altro di poterla avere solo per sfruttarlo senza concedersi mai, la profumiera adotta diverse strategie e tutte hanno la finalità di sfruttare senza concedersi sessualmente. La gattamorta è invece un modo specifico di sedurre gli uomini per arrivare poi al sesso o una relazione sessuale.

 

Infine c'è l'ultima categoria di donna, la vamp 

Questa categorie di donna è completamente disinteressata al mondo maschile, il suo unico obiettivo è essere appariscente per ricevere attenzioni, l'uomo viene percepito come un mezzo da usare, come se non fosse nemmeno umano ma appunto solo un oggetto. Non è una profumiera, non è una civetta, non è una gatta morta, la vamp vuole essere appariscente, bella, punta tutta sull'estetica solo per ricevere sguardi, attenzioni, solo per dire a se stessa "guarda quanto piaccio" e lasciando tuti a bocca asciuta, godendo se qualcuno la ferma per strada ma lei taglia dritto e nemmeno si ferma, perché appunto l'unica cosa che voleva è che qualcuno provasse a fermarla e basta. Ovviamente la vamp è così con tutti tranne che con l'uomo che desidera avere nel suo letto, ma solo lui si salva.

 

 

L'uomo può essere un "gattomorto"? Si ma, statisticamente parlando, quante donne sarebbero disposte a inseguire un uomo che si comporta così? A quante donne piacerebbe avere a che fare con un uomo passivo che si lascia "predare"? Difficilmente un uomo insegue questa strategia, se un uomo sembra che adotti questa strategia è più probabile che sia un soggetto inibito che ha paura e che l'unica cosa che riesce a fare è lasciare che una donna "faccia tutto da sola" perché lui ha paura. 

Un'altra possibile spiegazione è che l'uomo che sembra utilizzare questa strategia in realtà sia solo educato o empatico e sembra rispondere e stare al gioco solo per non offendere o far restare male la donna che si sta avvicinando a lui.  

 

 

Fare la gattamorta ed essere orgogliosi

Alcune donne potrebbero avere non poche difficoltà ad adottare questa strategia se orgogliose, non riuscendo ad accettare di sentirsi inferiori e predate nonostante parte di loro desideri tale situazione. Ancora qui ritornano i danni dell'orgoglio.

ultima modifica il: 25-06-2019 - 9:23:44
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