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Cos'è la femminilità? Cosa si intende per essere femminili?

La femminilità è un giudizio di derivazione culturale ed esperienziale che porta le persone a riconoscere ciò che appartiene all'ambito delle donne e ciò che non lo è.

Detto in altri termini la femminilità è una categoria che ogni soggetto produce e con la quale genera una serie di specifiche caratteristiche con le quali stabilire se qualcosa è di una femmina o no.

Ad esempio portare i capelli lunghi potrebbe essere femminile, scegliere di allevare i figli potrebbe essere femminile. 

Qual è il problema di questo termine? Ci sono due problemi:

- il primo è che la femminilità è un termine ad accezione sia oggettiva che soggetiva, cioè ciò che è femminile per il singolo soggetto preso in esame e sia con accezione oggettiva, cioè analizzare la visione più riccorrente e diffusa all'interno di un gruppo;

- il secondo è che sia la visione soggettiva che quella oggettiva cambia. Quella soggettiva cambia nel momento in cui si interpella un'altra persona e anche quella oggettiva che muta al cambiare della società. Anche se in un dato momento storico in un gruppo c'è una visione di femminilità che va per la maggiore, con il tempo quella visione tenderà a cambiare.

Questo fenomeno vale per qualsiasi tipo di giudizio e visione culturale, non solo per la femminilità.

Per comprendere a pieno questo concetto è necessario ricordare che una donna è tale per i genitali e la genetica che possiede (XX) , una donna e un uomo saranno sempre definiti tali sulla base di come sono nati, ma una donna potrebbe essere o meno giudicata femminile a seconda del comportamento.

La domanda è "perché una donna dovrebbe interessarsi a questo giudizio?" la risposta è nell'obiettivo sociale. Più si segue la visione ogettiva o soggettiva di femminilità quanto più si migliorano le possibilità di raggiungere un obiettivo sociale.

Ad esempio una donna che desidera essere giudicata positivamente dal gruppo in cui si trova troverà conveniente conoscere la visione oggettiva di quel gruppo, una donna che intende far colpo su un uomo in particolare sarà interessata a consocere la sua visione soggettiva di femminilità per aumentare le possibilità di essere notata e piacergli.

Questo termine viene usato erroneamente come sinonimo di "attratività femminile" cioè per evidenziare quelle caratteristiche mediamente attirano di più l'uomo.

Questa confusione nasce perché è probabile che un tratto femminile oggettivo corrisponda anche a quello attrattivo, ma non è per tutto così.

Il concetto culturale e l'errore di confondersi con i propri gusti.

Femminilità soggettiva e oggettiva.

Attrazione per specifiche caratteristiche.

 

 

FINO A QUI

Una delle derive più disfunzionali della femminilità è quello dello stereotipo dove il soggetto finisce per dire 

(aggiungere avvenenza, il fatto di essere notate per il solo fatto di apparire ed essere percepite in un modo specifico)

Per comprendere la femminilità è necessario prima entrare nell'ottica di "ciò che piace agli uomini" e di conseguenza nel concetto di valore.

Pensate a tutte quelle volte che un uomo ha espresso le sue preferenze e i suoi gusti dicendo ad esempio "mi piace una donna timida" o "mi piace una donna con un bel viso" o "mi piace una donna con un bel corpo" o ancora " mi piace una donna che me la faccia sudare" etc..

Per comprendere la femminilità pensiamo ad una donna nuda, questa donna non ha nulla se non il suo corpo e con questo corpo ecciterà un uomo che la troverà bella, ma una volta vestita e una volta che questa donna "vive e quindi parla e ha dei comportamenti" potrà con il suo modo di vestirsi e comportarsi andare a rispecchiare altri gusti dell'uomo che osserva e di conseguenza aumentare ulteriormente l'interesse e l'attrazione (attenzione a non confondere il vestito e il trucco che amplifica la bellezza percepita con la femminilità).

Quest'uomo giudicherà femminile una donna che possiede queste caratteristiche, che attrarranno il suo interesse e di conseguenza lo porteranno a giudizi positivi e un avvicinamento verso questa donna.

Per dirla in altri termini per un uomo sarà femminile quell'insieme di caratteristiche soggettive che lo portano ad desiderarla oltre la bellezza estetica.

Il concetto di femminilità è utile per due motivi:

- in prima parte ci fa comprendere che un uomo non si interessa ad una donna solo per la bellezza estetica, la bellezza è una componente ma che va inserita in un contesto più ampio;

- in seconda parte ci fa comprendere che sebbene ogni soggetto abbia una visione unica e soggettiva di femminilità si può comunque fare una statistica per comprendere quale gusti vadano per la maggiore.

Se miliardi di donne indossano le calze e un numero significativo di uomini le apprezzano questo ci suggerisce come mediamente parlando indossarle aumenta il valore percepito dall'uomo (si ricordi che si sta facendo un discorso statistico).

La femminilità in pratica risponde a due domande distinte "cosa può piacere oltre la bellezza esteriore a quello specifico uomo?" e "cosa può piacere oltre la bellezza alla maggior parte degli uomini statisticamente parlando?".

Chiunque abbia un minimo compreso il mondo si rende conto di come la bellezza, specialmente al giorno d'oggi, sia sempre più liberalizzzata e quindi qualsiasi tipo di comportamento inerente a questo ambito viene sempre più accettato e tollerato, quindi anche la femminilità di conseguenza ha più ampio respiro dando modo alla donna di comportarsi, di vestirsi come più desidera per prendere questi gusti collegati all'estetica.

 

L'illusione di essere o sentirsi femminili a prescindere dell'osservatore maschile (o femminile per l'omosessualità)

Non esiste la femminilità senza il concetto di "attrarre l'altro aggiungendo un contorno alla bellezza" quando una persona parla di senso di femminilità in realtà sta parlando di una cosa inconscia comunque collegata al giudizio e attrazione verso gli altri, solo che non si rende conto che proviene da un condizionamento esterno e quindi pensa che sia una cosa interiore, una cosa solo propria.

 

 

 

DA SPOSTARE IN "investimenti per apparire più belli di quello che si è" e "investimenti di valorizzazione".

Qui si entra nel paradosso odierno del "non conta quanto sono bella in realtà ma conta solo quanto sono bella in foto o agli occhi degli altri truccata e vestita", un estermo della femminilità con relativo istrietismo e istrionicismo che ha perso completamente di vista l'intimità e il fatto che con alcuni uomini si vivrà anche un confronto basato sulla reale bellezza, senza trucchi, vestiti e altri stratagemmi vari.

Ma nel dettaglio questo investimento come avviene? Questo è possibile perché nel momento in cui una donna sta ricostruendo le sue forme con i vestiti, cioè le sta esaltando, può anche scegliere se esasperarle o modificarle. Pensiamo ad una scollatura, la donna sta mostrando il suo seno meglio e nient'altro, pensate invece ad una scollatura con push up, che farà sembrare il seno più grande. La stessa cosa può avvenire con il trucco nel viso, una donna può usare il trucco per portare l'attenzione su un particolare lineamento o può invece modificarlo per renderlo diverso.

Su youtube è pieno di tutorial che aiutano una donna a risaltare o a modificare completamente il proprio volto assistendo ad una vera e propria trasformazione.

Esaltare quindi significa che la donna sta tentando di portare la sua bellezza all'attenzione altrui senza modificarla, facendola uscire fuori nonostante i vestiti o tentando di suggerire all'altro "guarda qui" mentre si parla di esasperazione e modifica quando la donna inganna la vista dell'altro producendo lineamenti e curve che in realtà non ci sono.

Nel caso del trucco è facile fare esempi per capire la differenza, l'esaltazione lo fa ad esempio un rossetto sulle labbra mentre la modifica la fa il trucco all'occhio che lo fa sembrare più grande modificando la percezione delle proporzioni del viso. Il rossetto sulle labbra dice solo "guardami" mentre l'altra forma di trucco cambia la forma percepita della struttura facciale. Le possibili combinazioni e opzioni nel viso sono praticamente infinite e sarebbe impossibile definirle tutte per questo si parla di esaltazione o modifica.

Si potrebbe dire che la femminilità efficace consiste nell'esaltare la propria bellezza al punto di farsi notare ma rimanendo comunque nella situazione per cui con trucco o senza il giudizio di bellezza resta quasi invariato. 

La femminilità viene considerata dall'AB come una forma di adattamento in quanto richiede sia di aver compreso il concetto di cosa piace mediamente agli uomini e cosa piace ad un singolo uomo e richiede di aver compreso cosa sia la bellezza e come poter investire efficacemente in essa.

 

In alcuni casi potrebbe essere difficile riuscire a capire il limite fra esaltare e modificare questo perché per quanto una donna possa tentare di riportare le sue forme in modo identico non è detto che questo possa essere sempre controllato. Una donna potrebbe con la scollatura comunque finire per presentare un seno migliore di quello che ha anche se lei desiderava solo metterlo in mostra, non calcolando ad esempio che una curva del vestito lo faceva apparire più sodo o grande. Questo vuol dire in pratica che anche la donna che parte con le migliori intenzioni di esaltare e far trasparire potrebbe senza accorgersene fare delle modifiche non intenzionali e l'unico test per capirlo è quello di farsi giudicare senza l'investimento alla femminilità dalla stessa persona e se il giudizio di bellezza varia in modo significativo o meno si saprà se c'è stata solo esaltazione o anche modifica. In pratica la donna che una sera finirà a letto con l'uomo che ha attratto inevitabilmente avrà dei feedback e da lì capirà.

Che conseguenze può avere alterare? Nessuna se la donna è in una fase istrietica o istrionica, mentre ha conseguenze negative se la persona sta cercando partner sessuali.

Peccare nella femminilità

La femminilità richiede anni di adattamento al punto che le stesse donne riguardandosi nel passato tramite foto potrebbero perfino imbarazzarsi o vergognarsi al ricordo di quanto erano inadatte ai tempi.

 

La femminilità per comodità si può distinguere in due modi, tenendo a mente che non si tratta solo di bellezza, ci sono donne che tentano di mettere in risalto il valore che possiedono senza alterarlo, non intendo mentire e piacere per quello che sono specialmente perché il loro obbiettivo è pratico, cioè trovare partner per altre invece la femminilità è una menzogna spudorata perché per queste donne l'unica cosa che interessa sono le attenzioni, i giudizi positivi ed essere più belle delle altre.

 

 

La femminilità va a scontrarsi con problemi mediamente radicati nella società fra i quali troviamo:

- percezione di bellezza distorta;

- autoimmagine.

Questo cosa vuol dire? Che una donna che non ha compreso il concetto di bellezza e non ha una visione valida del proprio corpo e dei propri valori finirà per commettere errori in questo percorso di esaltazione o modifica di sé.

 

 

 

 

Questo ci fa comprendere come femminilità si può descrivere in due tappe:

- la prima è quando la donna inizia a maturare un'autoimmagine non distorta, inizia a comprendere qual è il suo valore medio agli occhi degli altri su ciò che è, la sua personalità, la sua immagine, etc..;

- la seconda consiste nello sviluppare questo adattamento a risaltare o modificare i propri valori, comprendere il relativismo e la media degli osservatori esterni, comprendere la bellezza e le varie dinamiche dei giudizi di valore e sapere come modificarli a proprio piacimento. 

 

La situazione diventa curiosa nel momento in cui si prende in considerazione il concetto di mascolinità, il termine richiama lo stesso fenomeno e di fatto il fenomeno è lo stesso ma cambia completamente il valore, in quanto un conto sono i valori medi e soggetti degli uomini per le donne e un conto sono i valori medi e soggetti delle donne per gli uomini.

Un uomo che si convince che anche per le donne la cosa più importante sia l'estetica cade in errore, probabilmente il punto centrale per una donna è l'alpha, il primeggiare in qualcosa. Per assurdo un uomo che investe come una donna nell'estetica perde valore invece di acquisirlo.

Si legga mascolonità per approfondire.

 

 

Riassunto sulla femminilità che modifica

Quale tipologia di donna investe nella femminilità menzognera? L'AB ne trova prevalentemente tre:

- istrietica, la donna si nutre di giudizi positivi che aumentano quando investe nell'aumentare il valore estetico;

- istrionica, la donna si nutre delle attenzioni che aumentano quando investe nella femminilità.

Il paradosso della femminilità

Alcune donne potrebbe essere talmente abili nella femminilità da stravolgere così tanto la loro bellezza e migliorarla da generare un fenomeno paradossale ovvero l'uomo non le trova belle una volta che le vede senza l'investimento femminile, questo accade quando la donna investe così tanto e usa vestiti e accorgimenti che alterano i suoi lineamenti arrivando ad ingannare di fatto l'osservatore. Una donna che da 5 passa a 7 potrebbe essere un problema per l'uomo che la rivede per la prima volta senza nulla, non a caso diverse persone si sono rese conto di questo e sono perfino terrorizzate all'idea di farsi vedere senza il loro investimento femminile dagli uomini che le interessano.

 

 

Il paradosso del nascondersi e andarci a perdere

Uno dei casi più curiosi di distorsione di femminilità è quello di "nascondere e perdere", cosa significa? Le donne che hanno una percezione distorta di sé e del concetto di bellezza erroneamente sono portate a pensare che se nelle loro curve c'è qualcosa che non va allora sia meglio nasconderle e coprirsi sotto vestiti informi (che hanno l'obbiettivo di oscurare o annullare le forme) pensando che in questo modo l'uomo che le guardi non potendo giudicarle finisse per concludere cose come "chissà come è sotto quei vestiti, forse è bella".

Ma questa speranza si infrange dietro una dura realtà in cui il cervello dell'osservatore non è l'io ma il suo inconscio, un luogo automatico e inconscio arriva che giudica quel vestito largo come la forma del soggetto (ovvero un vestito largo che produce comunque delle forme) siano le reali forme del soggetto, portando a trovare quasi "aliena" quella figura e conseguentemente non piacente e in alcuni casi perfino disgustosa. Cioè il tentativo di nascondere finisce per peggiorare l'estetica facendola risultare ancora meno bella di quello che sarebbe stata non nascondendosi.

Per capire questo passaggio è necessario immaginare la sagoma che creata dal vestito largo, immaginate di disegnare voi stesse su un foglio con questa sagame e poi eliminare i vestiti e lasciare la vostra pelle e il vostro corpo con quelle linee del vestito, facendo apparire qualcosa di deforme.

Il paradosso è proprio questo, la persona tenta di nascondere le forme facendo riferimento alla coscienza del soggetto e al fatto che capisca che gli si sta nascondendo il proprio corpo e questo messaggio potrebbe anche essere recepito ciò non toglie che a livello di piacere estetico e quindi di giudizio di valore e di bellezza il soggetto "senta che fate schifo" perché quella parte del cervello che non può essere istruita e che giudica rapidamente ciò che vede andrà ad etichettarvi come deformi, come qualcosa che non va.

Questo cosa significa? Che le persone intorno a voi non vi noteranno, non si interessano perché invece di esservi valorizzate avete fatto l'esatto opposto, state apparendo deformi e la cosa migliore a cui possiate aspirare è il giudizio conscio di qualcuno che avendo notato la strategia di nascondere possa domandarsi "chissà come è sotto quei vestiti".

Il paradosso si basa sul fatto che per quanto una donna possa essere brutta o non bella (non topmodel) o qualsiasi altra cosa pensa di essere o ha calcolato di essere (calcolo della piacenza) non mostrando le sue forme ma mostrando forme "aliene" mettendosi vestiti larghi o comunque tesi a mascherare cosa c'è sotto finiranno comunque per apparire con meno valore di quello che hanno.

Il ragionamento distorto della donna è "io la nascondo così l'uomo non capisce e io appaio più bella perché non vede quanto sono brutta" questo pensiero evince come in realtà la donna in questione non abbia capito nulla della bellezza, non abbia capito che il giudizio di bellezza arriverà comunque in quanto il cervelo penserà che quelle linee risultanti al nascondere ciò che c'è sotto siano il suo reale corpo e le sue reali curve.

La donna potrebbe fare due specifici ragionamenti fallaci:

- gli nascondo quello che è brutto e lascio che traspaia il bello o meno brutto, quindi la donna spera ad esempio di essere valutato solo per il viso o qualche altra parte del corpo lasciata un po' più in vista;

- gli nascondo che sono brutta così almeno non potrà giudicarmi brutta.

In entrambi i casi la donna non si rende conto che il tentativo di nascondere la fa apparire ancora più brutta di quello che è, questo potrebbe essere visto comunque come uno schema difensivo in quanto la persona con questa convinzione pensa di non poter essere giudicata e non soffre, ma in realtà viene giudicata e anche peggio di quello che è.

La donna nella sua mente si fa un viaggio mentale che non ha un corrispettivo nella realtà, quello che accade è che il cervello fa un semplice ragionamento "se quella è la forma che vedo sotto c'è un corpo con quelle forme" e non è difficile capire se una donna si mette qualcosa di largo finirà per far trasparire qualcosa di informe all'esterno. 

Questo vuol dire in sintensi che se una donna non desidera apparire più brutta di quella che è può o mostrare le sue curve o modificarle per ingannare l'osservatore in meglio ma la strategia del nascondere non sortirà l'effetto desiderato ma avrà un effetto peggiorativo.

 

Femminilità e trucco, non poterne fare a meno

"voi vi truccate? Se si, ne siete dipendenti? Ovvero, riuscite a uscire tranquillamente anche senza niente sul viso oppure ciò vi crea insicurezza?

Io devo dire che ne sono diventata abbastanza dipendente. Non ci riesco a uscire di casa senza trucco, è una delle mie insicurezze. Il fatto è che a volte non riesco ad accettare il mio viso al naturale e mi vedo troppo difetti. Tra i principali ci sono le occhiaie (genetiche, ce le ho da quando ero piccola) e un colorito tipo zombie, non uniforme e con imperfezioni varie. Per questo se anche devo uscire di fretta mi devo comunque mettere per forza almeno correttore per le occhiaie e le imperfezioni e terra per il colorito, sennò non riesco a uscire di casa. Non mi trucco neanche tantissimo, curo soprattutto la base per i problemi che ho detto prima mentre gli occhi e le labbra li posso lasciare anche al naturale volendo. A me poi piace anche truccarmi, mi diverte, ma a volte lo sento più come un dovere che mi auto-impongo. Vorrei essere in grado di uscire di casa anche totalmente al naturale ma proprio non ci riesco, sentirei troppo il giudizio altrui. Vedo tante ragazze in giro che si vede che non sono truccate e stanno comunque benissimo, hanno una pelle che in confronto alla mia è perfetta."

Da questo racconto si può dedurre come la persona si sia resa conto di cosa gli uomini vanno a giudicare e ne è di fatto diventata succube per paura del giudizio, del non avere sufficiente valore, del rifiuto, etc..

 

APPUNTI:

[aggiungere il fatto che nella mascolinità un uomo che investe eccessivamente nell'aspetto esteriore perde punti]

- ogni cultura ha la sua femminilità media

- su youtube i video che mostrano quanto si possa fare con il trucco sul viso

 

"Ciò che intendo io per femminilità non corrisponde assolutamente a tutto quell'insieme di caratteristiche che secondo il maschio la donna deve avere, caratteristiche peraltro variabili da cultura a cultura. 
La femminilità è soggettiva e probabilmente consiste nel riuscire a valorizzare in modo spontaneo i tratti femminili tipici tramite altri strumenti, come la voce, il modo di muoversi, di camminare, il modo di rapportarsi con le altre persone, e via dicendo. 
I vestiti, il trucco, i tacchi non c'entrano nulla. "

 

 

 

Danza e femminilità

mettendo il caso che non ci sia né eccitazione fisica né altre componenti di eccitazione mentale, l'eccitazione data dalla femminilità cosa comporta? Comporta un'eccitazione non costante, per questo l'AB lo definisce come un plus che arricchisce le altre due forme di eccitazione aumentando un desiderio già preesistente, presa da sola porterebbe a qualcosa di poco costante.

ultima modifica il: 25-05-2019 - 19:36:09
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