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- Neutralizzazione -
riabilita aiuti

Cos'è la neutralizzazione? Cosa si intende per tecniche di neutralizzazione?

(collegare con coping e menefreghismo)

Con il termine tecniche di neutralizzazione si fa riferimento a quei metodi e strategie mentali dove una persona riesce ad autoconvincersi di qualcosa che risolva dissonanze, conflitti e senso di responsabilità per ciò che ha fatto o che annulli in qualche modo le emozioni negative che prova e che le alterano lo stato umorale e comportamentale.

Cioè a differenza della negazione dove la persona ignora l'esame di realtà e si comporta come se non fosse successo o non esistesse nella neutralizzazione l'esame di realtà rimane ma la persona al tempo stesso fa in modo che quella realtà nonostante inizialmente possa farlo soffrire per ciò che ha fatto cessi di farlo.

 

La neutralizzazione ci lascia capire come il soggetto sia socialmente e moralmente integrato e normale ma al tempo stesso trovi un modo di evitare che dei gesti possano procurargli reazioni emotive negative.

Le tecniche sono:

class="mw-headline">Neutralizzazione della vittimizzazione (devittimizzazione)

Si parla di tecniche di neutralizzazione anche con riferimento all'atteggiamento con cui il destinatario della devianza affronta la "class="new" title="Vittimizzazione (la pagina non esiste)" href="https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Vittimizzazione&action=edit&redlink=1">vittimizzazione", cercando di sfuggire alla propria condizione di class="mw-disambig" title="Vittima" href="https://it.wikipedia.org/wiki/Vittima">vittima. Esempi di questo atteggiamento sono:

Bibliografia:

https://it.wikipedia.org/wiki/Tecniche_di_neutralizzazione

Dissonanza

Conflitto

Responsabilità

 

 

 

"Autoconvincersi è distorcere la realtà a proprio piacimento per poter risolvere alcuni problemi di personalità"

Cos'è l'autoconvincimento? Cosa si intende per autoconvinzione?

[convinzioni disfunzionali e convinzioni funzionali, l'autoconvincimento tende a produrre quest'ultime anche se in alcuni casi può capitare che il soggetto si autoconvinca di qualcosa che credeva funzionale e in realtà lo danneggia

convinzioni che danno il via decondizionanto, convincersi per agire e azione che libera dalle emozioni negative condizionate, utile solo nei disturbi di natura inconscia fortificati da credenze che impediscono l'azione, il soggetto agendo si rende finalmente conto che ciò che pensava non era reale e con il tempo si decondiziona cosa che senza l'autoconvincimento non avrebbe mai ottenuto

convinzione apodittica, la persona usa la fallacia apodittica per convincersi cioè intenzionalmente non scava e usa le deduzioni di ciò che percepisce come evidente per convincersi di quella cosa che evidentemente le fa comodo]

 

DA RISCRIVERE

Nella quotidianità il termine autoconvinzione è diffuso anche se presenta diversa confusione a causa di diversi significati attribuiti:

- autoconvinzione come sinonimo di motivazione, "se mi autoconvinco posso farcela";

- autoconvinzione come l'ultilizzo di metodi stabilizzanti, superare gli eventi destabilizzanti;

- autoconvinzione come metodo per superare le inibizioni, vincere la lotta con le inibizioni;

 

L'AB sceglie di ridefinire autoconvincimento in modo da poter raggruppare gli ultimi due significati, cioè definire come autoconvincimento quei metodi specifici in cui la persona supera le sue problematiche di personalità inerenti alle destabilizzazione e alle inibizioni scartando il primo significato che è soltanto un sinonimo.

Questi metodi sono accumati dalla creazione di specifiche credenze, dall'intervento sulle proprie deduzioni in modo da distorcere la percezione della realtà a proprio piacimento, creandosi la propria realtà da guardare, una realtà che vista in quel modo aggira le problematiche che una persona affronta, autoconvincersi vuol dire "intervenire su se stessi".

Come abbiamo appena detto l'autoconvincimento racchiude metodi stabilizzanti e metodi per superare le inibizioni, analizzando i metodo stabilizzanti scopriamo che i più diffusi sono quelli riguardanti la paranoia, l'autoefficacia, l'autostima e l'autoimmagine:

- nella paranoia la persona si autoconvince delle certezze di cui ha bisogno, ad esempio una persona ha un dubbio riguardo qualcosa e autoconvincendosi che può affrontare quella cosa al 100% senza fare errori si crea un'illusione che gli da ciò di cui ha bisogno e quindi non viene destabilizzata o inibita;

- nella autoefficacia la persona si autoconvince di saper fare le cose senza un percorso di adeguamento;

- nell'autostima si autoconvince di essere la migliore;

- nell'autoimmagine si autoconvince di avere una determinata immagine.

 

Questi sono i metodi stabilizzanti più diffusi mentre riguardo i metodi per superare le inibizioni non si nota niente che spicca più del solito dato che in questo settore è tutto estremamente variabile e relativo.

Per comprendere cosa sia l'autoconvincimento potremmo mettere in contrapposizione il pensiero di una persona con e senza le autoconvinzioni, il primo pensiero rappresenta quello di una persona problematica con una persona che reagisce in modo lineare agli eventi e si blocca di fronte ad inibizioni e destabilizzani, mentre il pensiero di una persona che si autoconvince è pieno di interventi che la coscienza fa su stessa, cerca di creare credenze o di distorcere la percezione affinché la persona veda ciò che conviene vedere.

Per fare un paragone potremmo dire che il pensiero umano di base è come un fiume che scende a valle, questo tenderà a fare la strada più "corta e facile possibile", si adatterà al terreno che incontra e seguirà una logica ben precisa, ma se qualche agente esterno interviene può modificare il corso di questo fiume, fare in modo che il fiume passi in punti strategici e non passi laddove può distruggere ciò che è stato costruito o bloccare un seniteroa percorribile.

Una persona che è in grado di autoconvincersi saprà ad esempio aumentare la sua autostima con tutti i vantaggi che tale autostima porta (ma anche i rischi), la persona autoconvincendosi entra in una sorta di illusione intenzionale e non casuale come accade di solito nelle percezioni distorte non intenzionalmente. 

Analizzando l'autoconvincimento in un contesto di scarsa consapevolezza e livello di qualità media esistenziale troviamo che a livello teorico è un evento tendenzialmente positivo, stabilizzarsi e superare le proprie inibizioni incide sulla qualità esistenziale e dato che le persone hanno mediamente numerose illusioni ed una percezione distorta a prescindere è un vantaggio che questa si direzionata verso questi punti di stabilizzazione e di superamento delle inibizioni. 

Questo smaschera l'illusione che molte persone hanno dividendo la popolazione in due gruppi "uno sano" e "uno malato" come se queste persone fossero completamente differenti a livello di personalità, in realtà le persone hanno tendenzialmente le stesse paure, le stesse destabilizzazioni, le stesse inibizioni, commettono le stesse fallacie, stessi errori, stessa etica, stesse credenze distorte ma siccome un gruppo è in grado di autoconvincersi all'atto pratico appare "sano", appare "normale" e con questa piccola differenza che consiste nel sapere usare questi metodi ottengono un vantaggio in termini di qualità esistenziale abissale.

 

Le illusioni non sono positive a livello assoluto

Si potrebbe erroneamente dedurre che siccome questi metodi aiutano le persone e si basano sulle illussioni allora pensare che queste illusioni siano positive ma non è così, alcune illusioni possono aiutare la persona ad andare avanti quindi essere efficaci nel risolvere uno specifico problema, ma comunque alla lunga queste illusioni potrebbero creare problematiche in altri ambiti esistenziali, l'illusioni rimane comunque un metodo non funzionale a livello esistenziale, più che rivolgersi a metodi stabilizzanti o metodi per superare le inibizioni converrebbe risolvere alla base le proprie problematiche di personalità.

Anche perché queste illusioni anche se possono risultare efficaci in alcuni casi non hanno garanzia di essere sempre efficaci, quindi potrebbe capitare che a volte una persona si costruisce una illusion efficace ma a volte nemmeno efficace e continuare ad avere sia problematiche nel presente che nel futuro.

 

Si legga credenze e stabilizzazione per approfondire.

 

Quanto più una persona è consapevole e non ha caratteristiche di personalità "fragili" non ha problemi inibitori o cause destabilizzanti quanto meno ha bisogno di autoconvinzioni.

 

Autoconvincimento come unica soluzione per le personalità cresciute casualmente, nel caos, caratteristiche e credenze in dissonanza fra loro, l'unico modo che hanno per mandare avanti la loro personalità "rottame" e resistere a tutte le destabilizzazione è quello di autoconvincersi e autoilludersi.

Autoconvincersi senza rendersene conto, è possibile?

 

Un racconto dal web:"

 

 

Un subdolo inganno, teso dalla nostra parte razionale, è quello del "constatare".
Cercare il vero anziché crearlo.

Questa è una cosa che mi fotte in cervello da almeno 14 anni filati.

Noi non facciamo una reale esperienza del "vero", specialmente in ambito sociale.
Osserviamo ciò che accade con la sensazione di captare tutto, mentre in realtà stiamo applicando una serie di filtri, frutto delle nostre capacità sensoriali e di quello che trovo comodo definire come "assetto mentale", determinato da genetica, imprinting ricevuti, educazione, vissuto esperienziale, convinzioni, valori di riferimento, ecc. ecc.


Cosa significa questo, in soldoni?
Che potremmo passare - senza particolari sensi di colpa - dal cercare ciò che è vero al cercare (o meglio, creare) ciò che ci è funzionale.

Significa che potremmo costruirci una serie di convinzioni e un'autoimmagine che giochino a nostro favore, anziché effettuare constatazioni - pur sempre improprie in linea di principio - che magari ci remano contro.

In un certo senso, significa andare oltre la "realtà" per come ci appare e prendere il controllo di ciò che pensiamo e crediamo, e questo ci permetterebbe a sua volta di poter esercitare un effetto trasformativo sulla "realtà", in questo caso a nostro favore.

Tradotto,
se Dr Phobic con enorme pazienza ed esercizio riesce ad abbracciare l'identità di Mr Movida (il figobullo a cui molti anelano), stiamo esercitando un impatto proattivo sulla realtà, e otterremo dei feedback diversi, delle esperienze diverse, con tutto il corredo di conseguenze.
Anche se non saremo il Mr Movida perfetto.
Magari non lo saremo mai, e potrebbe non essere così importante, peraltro...
Qui si tratta sostanzialmente di cominciare a invertire il senso di marcia, fare piccoli passi per prendere slancio. E possiamo farlo "forzando" un pò le cose. Viceversa, sarà molto difficile.

Solennemente, stiamo costruendo la nostra realtà anziché sorbirci quella che - per responsabilità anche nostre - ci stiamo sorbendo.

L'inganno, almeno per come la vivo io, è "constatare" come vanno le cose, metterle sotto il vetrino, credendole vere, e castrando gli impulsi verso il cambiamento che si muovono più o meno sottoterra da tanto tempo. Perché non sono allineati con ciò che vedo.

Della serie: "Intanto non è vero" o "eccone un'altra che mi direbbe di no", ecc. ecc.

Ci sono persone - che invidio profondamente - le quali, pur con mancanze più o meno palesi, sono talmente convinte del proprio valore, hanno un proprio senso di "realtà" molto più solido della realtà che il mondo proporrebbe loro di default, e riescono a ottenere dei risultati altrimenti impensabili.

Quella è libertà, quello è potere.


Ma bisogna uscire dall'"inganno". E crearne un altro, favorevole per noi. "

ultima modifica il: 07-09-2018 - 13:02:19
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