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- Arroganza -
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Cos´è l´arroganza?
Si definisce arrogante una persona che ha un comportamento dove ricerca di apparire superiore o sembra che si comporti in quel modo. L'arroganza nasce sulla base delle dinamiche di dominio, dove in alcuni casi il soggetto cede realmente alla tentazione di ricercare il piacere tramite il sentirsi superiore e il cercare di esserlo, ma in alcuni casi si comporta in modo tale da far sentire l'altro inferiore, schiacciato da una superiorità che è solo frutto di un'ambiguità di come ci si è espressi e non di una specifica volontà arrogante.
L´arroganza diventa un concetto generale che si manifesta in tanti fenomeni specifici che verranno descritti nel corso dell´articolo, anche quelli dove il soggetto risulterà arrogante laddove non aveva intenzione di esserlo e non stava andando alla ricerca di questo piacere ma ha fatto sentire in qualche modo l'altro inferiore.
Questo è fondamentale perché ci ricorda che, se ci comportiamo fregandocene di tutto, di come ci comportiamo, di come diciamo alcune cose, inevitabilmente gli altri finiranno per vedere dell'arroganza in alcuni nostri modi di fare anche quando non avevamo intenzione di esserlo.
L´arroganza è il contrario dell´umiltà, cioè di una persona che non ha la minima intenzione di dominare anzi si pone come se fosse inferiore per favorire il rapporto, sfruttando al massimo la diplomazia che l´umiltà genera.
Seguirà una lista dei vari significati specifici con relativo termine univoco che spiegano meglio sia cosa non è l´arroganza, ma anche le varie forme di arroganza nello specifico:
- presuntuoso, la persona crede che le sue deduzioni siano valide senza che necessitino di dimostrazione, le prende per valide o vere sulla base della sua esperienza e della sua intuizione ignorando completamente il metodo scientifico e la complessità della realtà, pensando che con la sua mente e le sue credenze possano dimostrare qualcosa e renderla vera/valida senza ricorrere ad esperimenti e validazioni esterne e reali (fallacia apodittica). Il presuntuoso appare come una figura negativa proprio perché nel dialogo non accetterà che qualcuno lo metta in discussione, non è in grado di riconoscere i limiti del suo ragionamento finendo, rendendo il dialogo difficoltoso o impossibile;
- supponenza, comportamento di chi lascia trasparire il suo sentirsi superiore anche se in modo esplicito e diretto non dice e fa nulla a riguardo, ma diviene visibile all'osservatore esterno;
- snob, soggetto che ha una visione classista della realtà e che tende a tenere lontano da sé le persone che percepisce come inferiori. Un esempio di snob è colui che ad esempio non esce con persone che percepisce di una classe inferiore e quindi verrà giudicato da altri come snob;
- pomposo, colui che mette in mostra la sua superiorità, non la nasconde. Una donna con un seno grande farà in modo di metterlo in risalto, una persona ricca di mettere vestiti che facciano capire quanto lo sia, etc..;
- spocchioso, soggetto che parla di sé e dei suoi risultati senza però mai fare confronti diretti . Non c'è un attacco diretto del "io sono meglio" ma comunque l'ascoltatore tenderà a fare confronti e di conseguenza arriverà a vedere l'altro come uno spocchioso, detto conumente anche uno che se la tira o che si vuole fare grosso;
- altezzoso, si definisce altezzosa una persona che parla di sé e dei suoi risultati ostentando la sua superiorità ad esempio di gare vinte con gli altri o risultati eccellenti. Il termine richiama la metafora dell´altezza, la persona agisce come se tentasse di superare l´altro e quindi come se desiderasse essere percepita alta o più alta. Nel linguaggio comune l´altezzoso viene definito "colui che fa gara a chi ce l´ha più lungo". Si tenta di vincere in un contesto esistenziale come potrebbe essere "avere più soldi" o "avere la macchina migliore" o "la ragazza più bella", a differenza dello spocchioso nell´altezzoso l´arroganza è diretta, manifesta;
- smargiasso, colui che tenta di dominare gli altri tramite rituali animaleschi, prove di forza, prove di bellezza, fare gara a chi è più alto, più dotato, etc...una specifica forma di altezzoso, sopratutto in età giovanile. Mentre l'altezzoso lo fa a chiacchiere, lo smargiasso vuole confronti diretti, lancia sfide, etc..;
- superbo, una persona che a prescindere della sua visione di sé (che è tendenzialmente alta) ha una visione negativa di tutti gli altri come se solo lui sia in grado di fare alcune cose, capirle, più che una ipervalutazione di sé il superbo tende a svalutare tutti gli altri cadendo in errore. Non è da considerarsi superba una persona che sottolinea la sua reale superiorità, quello sarebbe altezzosità, la superbia nasce dall'errore di considerarsi a prescindere o erroneamente migliori degli altri quando non lo si è, anche perché è facile che capire che su quasi 8 miliardi di persone è altamente probabile che in ogni campo ci siano numerose persone capaci;
- albagia, l´albagia definisce il fenomeno per cui un soggetto ha un´alta autostima distorta causata dal non essere riusciti ad interiorizzare in modo corretto il proprio percorso di crescita e acquisizione dell'abilità, pensando che essendo esperto allora sia anche il migliore. Il soggetto ha un reale valore o un'abilità ma la considera più elevata di quello che è realmente;
- sussiego, la persona costruisce la sua autostima positiva, su autoconvincimenti, presunzione, distorsione varie, studi generici senza aver alcun feedback che dimostri la sua reale abilità;
- alterigia, evidenzia il fenomeno della distorsione dell'autostima causato dai primi feedback positivi che portano l'altro a sentirsi il top, capace, evidenzia una distorsione di fondo sul mondo nel non capire il concetto di abilità e crescita;
- borioso, soggetto che evidenzia i suoi valori (oggettivi) come elemento di dominanza verso persone che ritiene inferiori, una famosa espressione boriosa è "lei non sa chi sono io" o "ma lei lo sa con chi sta parlando?". La boria è una deriva negativa dell'alterezza;
- tracotante, la persona sa di dire fesserie ma le dice lo stesso con la speranza che l´altro ci caschi per gonfiare e sentirsi in qualche modo comunque superiore, l´esempio del ragazzo che racconta e gonfia le proprie conquiste, la tracotanza nasce dal fatto che ingigantire, anche se non reale, produce effetti reali e positivi su di sé, dove il soggetto si sente grande lo stesso quando vede che gli altri ci credono, ma anche sul venire considerati in modo differenti dalle persone che vi credono;
- protervia, la persona che ricerca una posizione che gli dia modo di dominare gli altri, sempre più, accumulare ricchezze, aumentare di carriera, investe nel costruirsi una posizione che lo faccia sentire sempre più superiore e che gli dia modo di esercitare maggiore potere. Una persona che fa di tutto per diventare manager di un'azienda e poi come tale si comporta come se godesse in ogni secondo della sua attività, esercitando questo potere;
- sicumera, quando il soggetto si sente sicuro a causa della sua ignoranza o distorsione della realtà;
- prepotenza, persona che fa uso della propria superiorità per schiacciare l´altro, si definisce prepotente la persona che esercita il proprio dominio sull´altro per il piacere che ne deriva e l´altro viene schiacciato, un´istantanea del fenomeno. A differenza di quanto detto fino ad ora dove ogni fenomeno era sentito, si basava sulla psicologia del dominante e del dominato, su chi ha o crede di avere alta autostima e chi guarda nella prepotenza tutto diventa reale, si passa ad azioni e non più a concetti. In questo caso quindi si fa uso di forza fisica o si mette in atto il proprio potere per schiacciare l´altro con azioni reali, non è più sul piano della sfida l´altezzoso ma sul piano del dominio diretto. La prepotenza nell´adolescenza prende il nome di bullismo;
- orgoglioso, definisce il sentimento relativo all'emozione del dominio, l'orgoglio è quel sentimento che nasce nel momento in cui il soggetto prova piacere nel sentire dominante superiore o viceversa la sofferenza che nasce dal sentirti inferiori o dominati. In alcuni casi estremi l'orgoglioso potrebbe non chiedere aiuto pur di non sentirsi inferiore;
- insolente, termine che usa l´orgoglioso per definire quella persona che attua un comportamento che lo fa sentire inferiore, più una persona è orgogliosa più è probabile che percepisca questi comportamenti come offensivi al suo dominio anche quando l´altro non aveva intenzione creando situazioni dove un soggetto dà dell´insolente ad un altro che in realtà non aveva alcun intenzione in tal senso;
- impertinente, colui che specialmente ad inizio conoscenza fa delle domande scomode e delle richieste non usuali e moralmente mediamente non accettate. Questo accade specialmente per quelle persone che tendono ad essere messe in difficoltà per pudore e non si aprono se non con qualcuno che sentono in confidenza;
- sfrontato, persona che non ha alcuna sensibilità al giudizio e che quindi non si fa alcun problema a parlare o agire perché indifferente ai giudizi che questo potrebbe suscitare, di solito viene usato quando una persona agisce nonostante sappia che ciò che sta facendo lo porterà a disapprovazione da diverse persone le quali conscie di questo diranno "ma guarda quello come è sfrontato, sa quanto io disapprovi tale comportamento ma continua imperterrito e non gliene frega nulla". La persona sfrontata potrebbe essere conscia anche dei vantaggi che questo "essere se stessa a prescindere dei giudizi" produce aiutandola ad allontanare rapidamente le persone incompatibili e che la pensano diversamente da lei;
- strafottenza,
- saccente, colui che esterna la sua saggezza senza che venga richiesto e questo viene percepito come sgradevole, come un atto arrogante di fare la gara a chi sa più cose;
- tronfio, il tronfio che va in giro con il macchino per farsi vedere, fa l'arrogante mostrando agli altri la sua superiorità tramite i suoi beni e il come si "imposta" in quella sceneggiata;
- vanaglorioso, si legga l´articolo sulla gloria.
- vanità, definisce il fenomeno della vanteria che porta comunque a conseguenze negative. Alcune persone tendono a giudicare negativamente tale fenomeno, definendo il soggetto vanitoso con accezione negativa, provando emozioni negative per quel comportamento che portano a giudicare quel soggetto vuoto in quanto si è ridotto a cercare l'apprezzamento altrui in questo modo.
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Gradasso, colui che ha un'alta autostima di sé non corrispondente alla realtà e pensa che nel suo agire impulsivamente sia infallibile, finendo ad un certo punto per rimanere completamente devastato (se non morto) a causa di questo suo agire. Affinché un soggetto si possa definire gradasso è necessario che vi sia questa componente impulsiva, cioè il soggetto in qualche modo crede in questa "velocità d'azione che da parte sua è buona al limite dell'infallibile". Un soggetto instintivo che è conscio di esserlo e intende esserlo, senza opporvisi in alcun modo alla sua natura.
Smargiasso, l'etichetta che solitamente viene usata quando un soggetto impara a conoscere uns oggetto, si rende conto che è solo un gradasso, vedendo tutti i suoi fallimenti. L'accezione è negativa e spregiativa, come a dire guarda quanto è stupido nel suo essere gradasso.
Spaccone, etichetta generale per intendere un soggetto che dice quello che intende fare con eccessiva sicurezza, sentendosi sicuro e infallibile, provocando emozioni sgradevoli e di oroglio negli altri che potrebbero percepirlo come un gesto di superiorità. A prescindere che poi quel soggetto faccia o meno ciò che ha detto, verrà definito spaccone proprio per le emozioni negative che quel gesto ha suscitato sulle persone che erano lì ad ascoltarlo.
Guascone. Soggetto che racconta frottole sui suoi successi, su ciò che ha fatto per apparire migliore di quello che è agli occhi degli altri. Il guascone parte da dei risultati reali ma amplificati. L'esempio classico del guascone è dell'operaio che dopo anni di risparmio o con una finanziaria si compra una bella macchina e si sente ricco, potente, superiore. Parla di sé e di quanto sia "superiore", consocendo una donna e definendosi ricco o benestante o comunque superiore a ciò che è i suo reale reddito.
Il millantatore. Colui che esagera al punto da distorcere completamente. Ad esempio è millantatore chi esce con una ragazza ma nemmeno la bacia e poi asserisce di esserci finito a letto. Un guascone invece la bacia o ci finisce a letto anche e ha un rapporto "normale" e afferma di aver fatto faville, superando i vari porno-star. Il guascone esagera ma in qualche modo rimane ancorato alla realtà, il millantatore invece distorce completamte il fatto originario.
Sbombone. Si definisce sbombono un soggetto che ha una condotta simile a quella del guascone o millantatore ma al tempo stesso lo fa per difesa, se ne è autoconvinto per bisogno, per non crollare sotto quella realtà che lo farebbe sentire un fallito. Lo sbombone è colui che parla di tutto ciò che farà, di come rinscerà, del fatto che gli altri non valgono niente. Questo ci fa capire come guascone e millantatore siano fenomeno percepiti diversamente dal soggetto, con delle convinzioni positive, facendolo sentire bene e meglio nelle frottole che racconta.
Fanfarone, colui che parla di fare di qua e fare di là, ma passa il tempo e non raggiunge nessun risultato. Solitamente il fanfarone viene detto a soggetti guasconi, millantatori o sbomboni dopo un po' di tempo che conoscendoli, ci si è reso conto, che non hanno fatto niente di tutto quello che dicevano.
Rodomonte. Serve? Al momento no.
Mitomania, un soggetto che racconta frottole, ingigantisce in fasi maniacali, sotto la spinta di emozioni positive e intense che lo portano a parlare in questo modo in modo impulsivo, emotivo, non per ragionamenti pensati.
Questi termini non sono pienamente autonomi, a volte si sovrappongono, ma nonostante questo aiutano comunque a definire e comprendere la realtà.
Facciamo un esempio.
Per comprendere meglio il concetto di superbia, alterigia e protervia è necessario consocere il concetto di alterezza, quello in cui il soggetto ha una positiva e sana alta o sufficiente autostima di sé.
si definisce superba una persona che ha un´alta autostima non distorta, sa di essere migliore di altri e di saper fare cose che altri non sanno fare e per questo risulta scomodo e antipatico a qualcuno anche se non fa nulla per ostentare quello che sa di essere. Il soggetto superbo è colui che si realizza in base a ciò che è, sfruttando a pieno le sue potenzialità. Sebbene questo possa essere scontato oggi, in passato la religione e l´educazione puntavano ad impedire che ciò accadesse, per questo la superbia ancora oggi conserva una connotazione negativa, quando è solo un giudizio positivo. Il superbo viene definito anche come "persona sicura di sé e delle sue potenzialità"
definisce quel fenomeno per cui si tende a percepire come negativa la sicurezza che un soggetto mostra, per capire il concetto di tronfio è necessario rendersi conto che le persone giudicano anche senza conoscere, senza approfondire e questo accade anche dai comportamenti di una persona che lasciano trasparire una sua elevata autostima
(come definire quella persona che manifesta sicumera nell'autostima, non rendendosi conto delle distorsioni che ha a proprio carico)
lei non sa chi sono io
Elazione
una persona rigida mentalmente
una persona ignorante non si rende conto di quello che non sa, gli manca il concetto di limite di quello che sa.
Ciò che so
Ciò che credo di sapere
Ciò che credo di poter fare
Arrogante, tutto ciò che ha a che fare con il dominio e il senso di inferiorità
Ignorante, tutto ciò che ha a che fare con la mancanza di consapevolezza. Non si rende conto dei limiti del suo sapere ;
Presuntuoso, tutto ciò che ha a che fare con una visione della realtà certa senza avere la necessità di dimostrarla, frutto della rigidità mentale producendo tutta quelle credenze distorte ma che il soggetto non si rende conto di avere;
La triade che definisce una personalità tossica, cerca di dominarci è interessato al dominio, non tende a considerare quello che non sa, tende a sviluppare e possdere credenze senza cercare dimostrazione
Tutto il comportamento negativo e sbagliato di un soggetto può essere riassunto in una di queste componenti o più
APPUNTI:
Come si definisce una persona che desidera avere ragione e che sente di avere ragione sulla base delle emozioni che prova? Istintivo.
-L´arroganza essendo un metodo stabilizzante non conviene spegnerlo o almeno fino a quando non si è cambiata la personalità che ha quel bisogno.
-L´arroganza non va confusa con l´intransigenza
- arroganza di primo livello, ho bisogno che io abbia ragione, arroganza di secondo livello, ho bisogno non solo di avere ragione ma che tu riconosca di essere nel torto
- se due arroganti iniziano la battaglia per la ragione la discussione potrebbe diventare accesa. |
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ultima modifica il: 04-08-2020 - 21:52:31 |
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