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- Machiavellismo -
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"Chi raggiunge i vertici in una gerarchia è probabile che sia machiavellico"

 

Cos'è il machiavellismo? Cosa si intende per machiavellico?

Questo termine nasce a seguito di una famosa frase, erroneamente attribuita al pensiero di Machiavelli, "il fine giustifica i mezzi".

Machiavelli nel suo pensiero non espresse mai questa frase così semplicistica, anzi in tutto il suo trattato più volte fece capire il contrario e di quanto fosse necessario tener conto delle conseguenze delle proprie azioni e di analizzare la complessità delle circostanze.

A prescindere da questo, oggi con questo termine si fa riferimento ad uno specifico comportamento, mai promosso da Machiavelli, che diverse persone adottano nel momento in cui si focalizzano solo sull'obiettivo, non considerando le conseguenze delle proprie azioni e del proprio operato per una questione di economia mentale, come se fosse giusto arrivare al risultato senza eccessivi sbattimenti nel pensare alle implicazioni delle proprie azioni e dei mezzi usati.

Il machiavellismo, tecnicamente parlando, si può descrivere come una forma di edonismo, ma mentre nell'edonismo il soggetto se ne frega del futuro in un ottica persona, fregandosene di conseguenze che colpiscono lui nel machiavellismo il soggetto entra in un discorso etico perché le conseguenze colpiscono altri.

Per capire questo concetto è necessario ricordare che quando facciamo qualcosa, quando scegliamo di usare un mezzo, ciò che facciamo non si limiterà a farci raggiungere un obiettivo ma avrà altri effetti collaterali.

Il mafioso che si arricchisce depositando scorie inquinanti nel terreno sta raggiungendo il suo obiettivo di fare soldi facili, ma le sue azioni avranno delle conseguenze, se interrogato sul  "perché hai fatto così?" risponderebbe "perché se non l'avrei fatto io l'avrebbe fatto qualcun altro" ed è questa una delle tante favolette che racconta a se stesso per perpetuare una condotta che altri non riescono a fare.

Il fine giustifica i mezzi è una descrizione generica di infiniti modi che le persone usano per raccontare a se stessi qualcosa che non li frena, che non li fa sentire in colpa, che li fa concentrare solo sul presente senza pensare alle possibili implicazioni. 

Il soggetto machiavellico è colui che riesce a godere del presente anche quando questo produce numerose conseguenze negative perché non le sente, le neutralizza.

Il soggetto machiavellico neutralizza emozioni conflitualli, arrivando ad essere completamente dispatico verso i danni che arrecherà agli altri pur di raggiungere il suo obiettivo nel presente.

Edonismo, colui che ignora le responsabilità e le conseguenze che lo danneggeranno;

Machiavellismo, colui che si gode il presente danneggiando persone che non conosce;

Narcisismo, colui che si gode il presente danneggiando persone che conosce, predando i suoi stessi rapporti che cotruisce.

Qual è la differenza fra machiavellismo e narcisismo? Quasi nessuna, il punto è l'applicazione, il narcisista si concentra su un rapporto/relazione, mentre con il machiavellismo solitamente si descrive una singola azione circoscritta dove il soggetto è riuscito a fare qualcosa senza pensare alle implicazioni verso sé o gli altri.

In alcuni casi paradossali il soggetto finisce per danneggiare perfino se stesso, il suo futuro, così ossessionato dal risultato immediato da non rendersi conto che le conseguenze dei mezzi usati ricadranno anche su di lui.

Quando ci poniamo un obiettivo è necessario agire per raggiungerlo, ma la realtà non è così semplice e quello che scegliamo di fare non avrà conseguenze solo sull'obiettivo da raggiungere ma avrà anche altri effetti che andrebbero misurati e considerati perché questi finiranno in qualche modo per impattare sulla qualità della nostra vita, ignorandoli con la giustificazione del "fine giustifica i mezzi" non servirà a proteggerci ma solo a non sentirne il peso emotivo mentre agiamo. 

Se entrassimo nella mente del soggetto scopriremmo che usa questa credenza per fregarsene di altre eventuali conseguenze e giustificare a sé e a gli altri eventuali effetti collaterali dei modi e delle azioni usate, come a dire "io ero focalizzato sull'obiettivo e il resto era necessario quindi mi dovete giustificare e non punire per ciò che ho fatto e come l'ho fatto".

Il machiavellismo è una sorta di giustifazione interiore, quella frase non è stata ripresa perché l'ha detta Machiavelli ma perché serve a numerose persone per non sentirsi in colpa o giustificarsi agli altri, un metodo per fronteggiare il senso di colpa che probabilmente molte persone sviluppano spontaneamente.

Le persone machiavelliche danneggiano sé e gli altri, non curandosi delle conseguenze, soggetti che vanno tenuti lontani proprio perché non avvertirebbero freni interiori nello scegliere un comportamento che potrebbe farci del male.

Il machiavellismo si può suddividere in due modi:

- machiavellismo non intenzionale, lo potremmo chiamare ignorante, il soggetto nemmeno si pone il problema dei danni collaterali, si concentra sull'obiettivo e nient'altro e usa questa strada solo per giustificarsi a posteriori e per il senso di colpa che nasce quando se ne rende conto;

- machiavellismo intenzionale, il soggetto fin dal principio si rende conto dell'impatto negativo che ciò che sta per fare avrà ma usa questo metodo per neutralizzarlo.

 

In definita il machiavellismo altro non è che un metodo usato dal soggetto per neutralizzare il senso di colpa che nasce nel momento in cui il soggetto non vuole pensare alle conseguenze delle sue azioni oppure ci pensa e vuole agire comunque in quel modo.

 

Il machiavellismo cessa di esistere nel momento in cui la persona spende più energie per cercare una strada che abbia meno danni collaterali possibile.

 

Il fine giustifica i danni collaterali.

 

Il machiavellismo completa anche il concetto di egoismo, come?

 

DA RIVEDERE

Machiavellismo, si potrebbe definire come il narcisismo portato all'estremo, a differenza del narcisismo in cui il soggetto per pigrizia e per una volontà di prendere di più e dare il meno possibile, nel machiavellismo fin dal primo momento i rapporti e le relazioni sono finzione (in parte o completamente) dove le persone vengono usate per obiettivi personali.

Il machiavellismo è complesso, si manifesta prevalentemente in tre varianti:

- machiavellismo puro, una finzione totale, tutto si svolge secondo i piani e nel rapporto non vi è alcuna deriva casuale data dall'interazione con quel rapporto, conoscenza e sviluppo dello stesso;

- machiavellismo derivato, la persona era iniziata con l'intento di fingere e per interesse ma nel frattempo alcune emozioni la portano a vivere quel rapporto in maniera differente, cambiando in modo più o meno significativo i piani iniziali rimamendo comunque in parte con un obiettivo di usare l'altro, il machiavellismo viene alterato dall'affetto che si inizia a provare e genera un parziale cambiamento;

- machiavellismo parziale, il soggetto fin dall'inizio pianifica il suo piano machiavellico in modo parziale, lasciando spazio alle emozioni e al "viversi quel rapporto o relazione" senza necessariamente seguire un piano, scegliendosi quindi anche le persone con cui interagire anche secondo altri criteri più umani e non solo di interesse all'obiettivo principale. La deriva del rapporto era preventivata nel rapporto stesso.

 

 Essere machiavellici ed abili nel dare per prendersi, nel manipolare, nel creare una dipendenza, etc..

"Ho conosciuto un uomo che mi ha guardato con quei suoi occhi dolci e mi sono persa nel suo abbraccio. Un abbraccio lungo intere giornate
Ho conosciuto un uomo che ti fa sentire l’ebbrezza di camminare su di un filo sospeso nel vuoto
Ho conosciuto un uomo spaventato dalle proprie emozioni e che con timidezza te le offre, un uomo con cui non ho mai parlato d’amore ma che me ne ha fatto vivere e provare tanto. un uomo che conosce ogni più segreto sentiero per raggiungere il cuore di una donna. un uomo che non sa guardarti negli occhi ma ti ruba la vista, che non riesce a baciarti ma ti divora la vita, che non riesce a fare l’amore ma ti fa provare orgasmi a 300 km di distanza
Ho conosciuto un uomo che offre tramonti incantevoli e lune da mozzare il fiato, che ti apre la porta e ti travolge d’amore e due ore dopo smette di parlarti, che ti scrive quanto lo ecciti ma poi scappa dal letto come se scoppiasse un incendio. Ho conosciuto un uomo che non accetta di non essere amato e che usa il silenzio come la più dolce delle dichiarazioni, la più tagliente delle lame e il più umiliante degli insulti.
Ho conosciuto un uomo che non vuole legami e poi ti scrive che sei la sua meravigliosa compagna, che usa amore e dolcezza come bombe al solo scopo di creare devastazione
Ho conosciuto un uomo soffocato dall’amore di una madre tanto da sottrarsi e distruggere quello delle donne che incontra, ma le vuole tutte e nessuna. 
Ho conosciuto un uomo dal cuore divenuto un fossile
Ho conosciuto un uomo mai divenuto tale, che ti chiede di accoccolarti dentro al suo cuore per poi abbandonarti. un uomo a cui non è stato insegnato il rispetto per le donne, nè come crescere ed affrontare il mondo
Un uomo talmente pieno di sé da non trovare spazio per nessun altro sentimento, che si nasconde dietro a sua madre per trovare l’amore.
Che parla di convivenza e poi ti lascia perché sei disordinata
Ho conosciuto un uomo che afferma che ogni donna si è imposta nella sua vita e nel suo letto contro il suo volere
Ho conosciuto un uomo che va a caccia su internet e ti punisce per essere reale, che ti ringrazia per la tua presenza discreta e mai invadente e ti lascia perché sei opprimente
Ho conosciuto un uomo che scopre le tue debolezze e i tuoi dolori e li usa per ferirti
Ho conosciuto un uomo che afferma di desiderare solo te,unica e speciale,ma intanto seduce altre donne
Ho conosciuto un uomo che ti strappa il cuore dal petto e lo usa per il prossimo regalo perché lui un cuore da donare non ce l’ha.
Ho conosciuto un uomo a cui ho concesso di violentarmi nuovamente, a cui ho confidato il mio più atroce segreto e lo ha usato per abusare di me
Ho conosciuto un uomo che usa le donne come fazzoletti di carta, che crede che le relazioni siano usa e getta e valga la clausola soddisfatto o rimborsato, che usa le donne come giocattoli e quando li rompe li butta via e le sostituisce con una nuova, ogni volta più sensibile e tradita dalla vita in modo che la sfida sia più eccitante e il dolore che lascia più forte
Ho conosciuto un uomo che se gli esprimi il tuo desiderio di lui ti accusa di pensare solo al sesso, che gongola nel sapere di averti fatto innamorare per poi torturarti, che non sa lasciarti e ti spinge a farlo per poi accusarti di aver tradito i suoi sentimenti.
Un uomo che quando non può più essere un carnefice si trasforma in vittima per azzannarti al collo quando gli allunghi la mano e che ti odia se lo ami
Ho conosciuto un uomo figlio e amante della stessa donna
un uomo che ha di se una pessima considerazione ma che se gli dai ragione ti accusa di essere prepotente, che confonde il dolore per cattiveria e ti punisce, che se gli dici quanto ti sta facendo soffrire ti risponde che lo stai insultando.
un uomo che non si mette mai in discussione ma discute su tutto, che si traveste da agnello per non mostrare i denti da lupo, che anche nella lontananza e nel silenzio continua a ferire e torturare con disprezzo e indifferenza e che se gli fai notare che il suo atteggiamento crea aspettative sentimentali in una donna ti risponde “Cazzi suoi”
Ho conosciuto un uomo che ruba le tue passioni per lasciarti completamente arida e sterile
Ho conosciuto un uomo che non conosce la vergogna
Ho conosciuto un uomo che non sa chiedere scusa
Ho conosciuto un uomo che dove passa semina morte e dolore
Ho conosciuto quest’uomo e l’ho amato a dispetto di tutto e di tutti perché le ore di dolcezza e amore erano più forti, finchè il mio universo si è ribaltato e il dolore e la devastazione sono diventati il mio pane quotidiano. A quest’uomo chiedevo un'unica e sola parola, non sentimenti, non amore, non rimpianti, un’unica parola che venisse dal cuore e con la quale avrebbe potuto tacitare e lenire tutto il dolore che sto provando.
SCUSA
Ma l’uomo che ho conosciuto un cuore non ce l’ha."

 

Dizionario del machiavellico:

- ti amo. si potrebbe tradurre in "Mi stai regalando un'emozione" non ti sto mentendo, io penso solo a quello che mi dai anche tu pensando a quelle parole ci vedi un impegno, una promessa, ci dai un visione che non rispecchia il mio pensiero. Ora sto bene, ora "ti amo" ma domani potrei prenderti e buttarti nel cassonetto.

- amami. si potrebbe tradurre in “Trascura i tuoi bisogni per i miei”. Si usa il ricatto emotivo, si fa leva sul senso di colpa facendo passare all'altro il fatto che se non fa così vuol dire che non è amore. Qui si percepisce ancor di più il concetto di machiavellismo inteso come fare in modo di ricevere molto più di quello che si dà, di costruire qualcosa di sbilanciato.

- fidati di me. si potrebbe tradurre in "Continua a credere alle mie menzogne o alla mia manipolazione". 

- fedeltà, si potrebbe tradurre in "Tu devi continuare ad essere fedele" in quanto io posso fare come voglio, tanto non lo scoprirai mai e sopratutto sei tu che servi a me.

 

Da riadattare

La domanda ora è questa "se l'uso comune del termine narcisismo è ad oggi un errore interpretativo del mito di narciso e al tempo stesso il mito di Narciso aveva una morale che ad oggi non avrebbe alcuna presa ma sarebbe anche fortemente osteggiata, quale significato dare a questo termine?".

La soluzione migliore è quella di riprendere questo termine in termini utilitaristici seguendo la strada spianata dalla psichiatria, cioè vedere il narcisismo in un'ottica individualista, per spiegare un soggetto che è all'estremo opposto dell'individualismo e usa gli altri per sé come fossero oggetti. 

Mentre nell'individualismo c'è un rapporto che, per quanto possa essere sbilanciato, comunque considera l'altro in un'ottica di scambi, nel narcisismo tutto questo viene meno, l'altro è solo un oggetto da usare, non una persona con cui rapportarsi.

Il narcisismo non ha nulla a che fare con l'egoismo, un soggetto egoista non si rende conto dell'altro, il narcisista invece comprende la situazione ma pensa solo ed esclusivamente a se stesso, fa uso della menzogna, della manipolazione, di qualsiasi altro strumento abbia a disposizione per usare le persone, non per rapportarvisi.

Il narcisista è tale perché fino a quando non viene scoperto l'altra persona non lo percepisce come una figura negativa, anzi di solito proprio perché cade nella trappola del narcisista lo vede come una figura positiva, fin troppo quasi "troppo perfetta o sopra la media" per essere reale. Non ci sono episodi tali da far sospettare problemi fino a quando non si scopre i reali obbiettivi dell'altro e la sua eventuale condotta manipolativa o di finzione, in questo caso crolla il castello e il soggetto soffre rendendosi conto di tutto.

Questo punto è fondamentale per distinguere il narcisista dall'antisociale, quest'ultimo vive i rapporti facendo soffrire gli altri, in generale considera gli altri ma in modo inferiore a sé, lui viene prima di tutto e se questo vuol dire che gli altri soffrano non è un problema, essere antisociali ricade comunque nell'individualismo, un individualismo negativo dove il soggetto si rapporta in qualche modo ma non si fa problemi a danneggiare gli altri se visto come necessario al proprio benessere, il mondo è in secondo piano. 

Nel narcisismo gli altri vengono visti come oggetti e nient'altro, questo non toglie che il soggetto possa provare sentimenti, vedere l'altro come una propria possessione o qualcosa di desiderato, ma non viene vista come una persona che ha i propri obbiettivi e la propria vita, ma solo come una pedina per i propri interessi, non c'è un rapporto di dare e avere, avere obbiettivi in comune, ma solo "mi servi per qualche mio obbiettivo e faccio in modo di usarti".

Le dinamiche di scambio che possono esserci sono o non intenzionali o perché il narcisista stesso crede siano inevitabili per continuare ad esercitare il suo controllo, la dinamica narcisistica si potrebbe descrivere come il tentativo di usare l'altro a proprio vantaggio dando il meno possibile e prendendo il più possibile, l'altro è visto come un oggetto, a prescindere che si possano provare sentimenti per l'altra persona.

La mentalità narcisistica è opposta a quella gentile, dove la persona vede l'altro come una persona che ha una sua vita, obbiettivi e motivazioni da tener in conto, ogni scelta e azione individualistica viene presa tenendo a mente questo fattore, viceversa nel naricismo il soggetto pensa solo a sé, rifiutando e scartando per quanto possibili la vita dell'altro come se non esistesse, il narcisista percepisce il fatto che il suo "oggetto" abbia una vita come una cosa scomoda, un effetto collaterale che tenterà di controllare, manipolare e rifiutare il più possibile.

Per questo le persone che hanno a che fare con i narcisisti, specialmente se finiscono per dipenderne, ne escono devastate, annientate, perché di fatto diventano degli schiavi che ricevono qualcosa solo con il contagoccie mentre per lo più vengono usati dall'altro, ingannati, manipolati.

Ogni narcisista e rapporto con narcisista sono differenti, questo per due motivi:

- sia perché ci potrebbero essere narcisisti che usano una manipolazione efficace e usano come strategia di controllo quello di dare qualcosa all'altro, non lasciandolo frustrato o insoddisfatto;

- sia perché una persona potrebbe avere di per sé pochi obbiettivi, appagata di per sé già stando vicino al narcisista e non avendo quasi nient'altro da chiedere, oppure come il narcisista "li usa" dà in parte ciò che ricercano.

Questo spiegherebbe perché in alcuni rapporti con narcisisti non ci sia una situazione così devastante come in altri, ma ci sono numerose sfumature dal rapporto che sembra normale a quello dove se ne esce psicolagimente distrutti e disturbati.

Quando un soggetto è egoista in un rapporto, cioè pensa solo a sé solo perché non arriva a mentalizzare e considerare l'altro, se non si è assertivi di fatto l'egoista apparirà come un narcisista ma non intenzionalmente, solo perché non riesce a comprendere l'esistenza dell'altro, desideri e bisogni, fino a quando non gli vengono chiesti direttamente.

Si faccia quindi attenzione a non confondere il narcisista con l'egoista, in apparenza possono presentare rapporti simili ma la differenza è abissale così come anche il modo di risolvere quel rapporto.

Come scoprire un narcisista? All'inizio è praticamente impossibile proprio perché queste persone ciò che fanno lo fanno in modo intenzionale, sanno che sono alla ricerca di un oggetto e sanno anche come recitare, mentire e manipolare per prenderselo e poi "tenerlo sotto controllo".

Se si potesse leggere nella mente delle persone sarebbe sufficiente chiedergli "ma io per te sono un oggetto o una persona con cui fare un percorso di vita in comune, senza interferire con i propri obbiettivi di vita, ma anzi aiutandomi nella loro realizzazione?".

 

Ma quando un rapporto è interessato allora è un rapporto narcisistico? No ogni rapporto è interessato, ogni rapporto individualistico è basato sugli scambi, che lo si accetti o meno, ma nei rapporti individualistici l'altro non viene visto come un oggetto da piegare a sé, ma come una persona da cui si può avere qualcosa ma che va comunque vista nell'ottica di persona che ha la sua vita che continuerà e nel caso aiutarla anche in tal senso, verso i propri obbiettivi, il narcisista invece vede la vita dell'altro come un ostacolo, in quanto preferisce piegare questo oggetto a sé per i propri obbiettivi piuttosto che scendere a compromesso con il fatto che l'altra persona ha un'esistenza.

A questo punto sorge una domanda, "perché un narcisista non prende una persona che ha già gli obbiettivi compatibili con i propri?" la risposta è nella difficoltà di fare tutto questo, è più comodo prendere una persona qualsiasi e tentare di piegarla a sé non che fare un percorso più lungo, proprio perché al narcisista interessa poco dell'altro come persona ma lo vede come un oggetto, poi sarà la casualità a far si che la persona "ostaggio del narcisista" si ritrovi in una situazione in cui quel comportamento la fa soffrire o meno, come accennato prima ci sono situazioni per cui delle specifiche personalità soffrono di meno (a volte anche nulla) con alcuni narcisisti.

Si legga individualismo per approfondire.

 

Narcisista: possibili significati utili:

- colui che va alla ricerca di attenzioni;

- colui che nell'individualismo e nei rapporti, pensa solo a se stesso con una specifica sfumatura

- colui che sviluppa un'autostima positiva, nel senso sa di avere valore, sa chi è, gli piace tutto questo e inizia a vivere la sua vita senza problemi.

 

Il narcisista scoperto e la possibile evoluzione "maligna"

Quando il narcisista viene scoperto, questo non si ritrova più nella situazione di fingere e manipolare e potrebbe, conscio del potere affettivo che ha sull'altro, sulla possibile dipendenza, passare ad una strategia di ricatti, minaccie, colpevolizzazione, passando dal fenomeno della manipolazione a quello dell'angheria, cioè si fa leva sulle emozioni negative dell'altro per portarlo comunque a fare ciò che si desidera, ciò che si vuole.

 

Il narcisismo potrebbe essere maligno fin dal primo momento che il soggetto si rende conto di avere il potere affettivo necessario per esercitare angheria, non necessariamente attendere di essere scoperto.

Il narcisismo grossomodo esiste in due forme:

- narcisismo manipolativo che è subdolo, l'altro non si rende conto;

- narcisismo maligno, che è manifesto, detto anche da angherie, dove ormail la persona si rende conto di essere usata dall'altro.

 

ultima modifica il: 01-01-2020 - 22:59:39
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